DOPO QUASI DIECI ANNI

I Placebo tornano con "Never Let Me Go": rock politico senza compromessi

A nove anni da "Loud Like Love" la band di Brian Molko torna con un disco ricco di temi importanti. A giugno e ottobre saranno in concerto in Italia

© Mads Perch

Sono passati nove anni dal precedente album di inediti e i Placebo tornano con "Never Let Me Go". Un disco che racconta il mondo che ci circonda, con canzoni che catapultano davanti paesaggi colmi di insofferenza, divisioni, una saturazione tecnologica e un'imminente catastrofe ecologica. La band di Brian Molko prossimamente sarà in Italia per tre concerti:  il 17 e 29 giugno a Firenze Rocks e Mantova, il 27 ottobre al Forum di Assago.

Lo scorso settembre i Placebo hanno rotto un lungo silenzio pubblicando "Beautiful James" il loro primo singolo in cinque anni e che subito ha messo in chiaro su dove il gruppo volesse andare a parere con questo nuovo lavoro. Un brano allegro e celebrativo, ricco di rabbia nei confronti di quelle fazioni ignoranti che hanno ormai distrutto la conversazione moderna. "Se il brano irriterà i conservatori, allora va bene così" ha commentato Molko.

L'uscita dell'album è accompagnata anche dal lancio del nuovo singolo "Surrounded By Spies", brano in cui la band non usa mezzi termini e affronta l'erosione della libertà civile, mentre la voce di Brian Molko provoca un senso di claustrofobia, come se le pareti si stessero stringendo intorno a noi.

"Ho iniziato a scrivere questo testo quando ho scoperto che i vicini mi stavano spiando per conto di qualcuno con un piano folle - ha raccontato il cantante e leader del gruppo -. Poi ho iniziato a riflettere sui mille modi in cui la nostra privacy è stata compromessa e ci è stata del tutto tolta con l'introduzione delle telecamere a circuito chiuso che adesso utilizzano tecnologie di riconoscimento facciale razziste, l'arrivo di Internet e dei cellulari, che hanno trasformato praticamente chiunque in paparazzi o spettatori delle loro stesse vite, e di come quasi tutti noi abbiamo dato accesso alle nostre informazioni a giganti multinazionali che hanno il solo scopo di sfruttarci".

Per il testo della canzone Molko ha usato la tecnica del cut-up inventata da William S Burroughs e resa famosa nella musica moderna da David Bowie.

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