"Il concime è aumentato di tre volte, i mangimi del 50%. Continuando così, le produzioni saranno dimezzate". A "Mattino Cinque News" parla Alessandro Bonetti, proprietario, a San Giuliano Milanese, di un'azienda agricola che conta 900 vacche, di cui 400 da latte.
"Non riusciamo più ad alimentare tutti questi capi, una parte saremo costretti ad abbatterla", spiega l'allevatore, preoccupato dai rincari causati dalla guerra in Ucraina, principale produttore delle materie prime.
"Ora stiamo producendo sottocosto. In questa situazione, possiamo resistere al massimo uno/due mesi", continua Bonetti, penalizzato anche dal blocco del prezzo del latte. "Lo vendiamo a 41 centesimi, mentre ci dovrebbe essere pagato almeno 50. Lavorare in perdita non è possibile".