"Mentre stavamo andando al mercato centrale siamo stati colpiti da quattro bombardamenti, abbiamo dovuto strisciare per scappare e per mangiare abbiamo dovuto cercare qualcosa che si fosse salvato dall'incendio". È la drammatica testimonianza di una famiglia ucraina che è riuscita a salvarsi a uno degli attacchi russi sulla città di Mariupol, una delle più martoriate dal conflitto.
A "Controcorrente", la famiglia ha spiegato le forti ripercussioni che la guerra sta avendo sui loro figli: "I bambini sono molto depressi - dicono - alle volte non reagiscono nemmeno alle esplosioni. Il più piccolo gridava istericamente: andiamo a passeggiare, perché era nel seminterrato già da una settimana e lui aveva un freddo terribile. Quando siamo usciti una bomba è caduta a due cortili dal nostro, siamo riusciti soltanto a metterci a terra. Da quel momento i miei figli non sono voluti più uscire per una settimana".