La condanna dell'oppositore russo Alexey Navalny "per nuove accuse inventate", riflette secondo Human Rights Watch "l'intensificarsi della repressione del dissenso e della libertà di espressione da parte del governo di Mosca dall'inizio dell'invasione in Ucraina". Il verdetto, sottolinea Hugh Williamson, direttore per l'Europa e l'Asia centrale di HRW, "non intende solo mettere a tacere Navalny, ma funge da monito per la società civile russa e chiunque osi opporsi alle politiche del Cremlino".