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Giornate di primavera del FAI: appuntamento da non perdere

Il 26 e il 27 marzo visite in oltre 700 luoghi inaccessibili o poco conosciuti di 400 città

Sabato 26 e domenica 27 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Oltre 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti in 400 città saranno visitabili a contributo libero, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, grazie ai volontari di 350 Delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni.

Le Giornate FAI di Primavera rappresentano un weekend che serve a riconnetterci alla storia e alla cultura dell’Italia, che permetterà ai visitatori di sentirsi parte dei territori in cui vivono e di cui spesso non conoscono appieno la bellezza e il valore. Di seguito, alcune delle aperture più interessanti.

Nella Capitale - A Roma il Casino dell’Aurora Ludovisi, costruito a fine Cinquecento, che deve il nome allo straordinario soffitto affrescato da Guercino nel 1621 e conserva innumerevoli sale riccamente decorate, raramente accessibile in quanto di proprietà privata; si visiteranno anche il settecentesco Palazzo Corsini, sede dell’Accademia dei Lincei - la più antica accademia scientifica al mondo, fondata nel 1603 - e il Collegio Romano, sede del Ministero della Cultura, edificato tra 1581 e 1584 come scuola della Compagnia di Gesù e che conserva intatta nella Sala della Crociera, oggi sezione distaccata della Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte dell’Istituto VIVE Vittoriano e Palazzo Venezia, l'atmosfera raccolta della Biblioteca Major dell’Ordine. Inoltre, per sancire la vicinanza al popolo ucraino, sabato 26 marzo sarà aperta alle visite la Chiesa dei Santi Sergio e Bacco, piccola e antica chiesa di rito ucraino-bizantino affacciata su piazza Madonna dei Monti, oggi sede dell’Esarcato Apostolico per i fedeli cattolici ucraini di rito bizantino residenti in Italia.

Milano, Genova, Parma - In Lombardia, a Milano l’imponente Palazzo INPS, costruito tra 1929 e 1931 su progetto dell’architetto Marcello Piacentini e riaperto dopo una campagna di restauri nel 2021, di cui si potranno vedere spazi preclusi al pubblico, come il monumentale scalone elicoidale e la Sala Riunioni del primo piano, e a Cornate d’Adda (MB) la Centrale Bertini, costruita lungo il fiume Adda nel 1898, all’epoca il più potente impianto idroelettrico in Europa. A Genova riaprirà l’estroso Castello Mackenzie, costruito a fine Ottocento dall’architetto Gino Coppedè in stile neogotico e neorinascimentale, tra le visite più apprezzate delle Giornate FAI di Primavera 2021. A Parma il Parco della Musica, virtuoso esempio di riconversione di un complesso industriale, con l’auditorium realizzato da Renzo Piano; ancora, la Farmacia di San Filippo Neri nell’antica sede della Congregazione della Carità, nata a inizio Cinquecento e promotrice del primo servizio sanitario territoriale della città.

Dalla Toscana alla Sicilia - In Toscana, a Firenze la Villa Medicea di Careggi, costruita da Michelozzo per volere di Cosimo il Vecchio nel Quattrocento; dimora d’elezione di Lorenzo il Magnifico, è di proprietà di Regione Toscana e ora al centro di un piano di recupero. A Siena, Palazzo Bichi Ruspoli, dove la veste gotica lascia spazio all’interno a un raffinato ciclo decorativo di fine Settecento. Montecassiano (MC), borgo dal compatto tessuto urbano tardomedievale, immerso in un paesaggio di campagna; tra i luoghi visitabili la Collegiata, con la grande pala d'altare in terracotta invetriata e dipinta di fra' Matteo della Robbia. A Palermo visite al Villino Ida, realizzato dal maestro del liberty Ernesto Basile nel 1903 come propria casa studio, ora sede dell’Unità bibliografica della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali, e al “Bunkerino” nel Palazzo di Giustizia, museo dedicato alla memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, di cui ricorrono 30 anni dalla morte. Nei dintorni di Narni (TR) l’Abbazia di San Cassiano permetterà un suggestivo itinerario tra natura incontaminata e architettura medievale.

Per i soci FAI - Tra le aperture riservate agli iscritti FAI e a chi si iscriverà - on line o in piazza - in occasione dell’evento: Palazzo Sandi a Venezia, sede locale dell’ANCE, che custodisce il Trionfo dell’Eloquenza, straordinario affresco di Giambattista Tiepolo appena restaurato; il cinquecentesco Palazzo Buontalenti a Firenze, edificato come “officina” del granduca Francesco I e oggi sede della School of Transnational Governance dell'European University Institute, dopo aver ospitato per anni la Corte d’Appello; in provincia di Pavia porte aperte al Castello di Cigognola, oggi residenza delle famiglie Arnaboldi Brichetto e Moratti e importante azienda vinicola, che l’intervento dell’architetto e scenografo Renzo Mongiardino, dopo un incendio negli anni Ottanta, ha reso un capolavoro di decorazione in stile eclettico; a Milano, Palazzo Orsini, sede di Giorgio Armani SpA, il cui piano nobile venne realizzato a fine Settecento dall’architetto Luigi Canonica, con uno spogliatoio a pianta ovale affrescato da Andrea Appiani. A Palermo, aperto eccezionalmente il Circolo Unione, che occupa parte dell’antico Palazzo Florio e dove si potrà ammirare il pavimento ornato illusionisticamente da petali di rosa, ideato dal pittore Filippo Palizzi a fine Ottocento.

A vantaggio dell’Italia - Le Giornate FAI quest’anno compiono “trenta primavere”: dal 1993 a oggi, 14.090 luoghi di storia, arte e natura aperti in tutta Italia, visitati da oltre 11.600.000 di cittadini, grazie a 145.500 volontari e 330.000 studenti “Apprendisti Ciceroni”. Mai come quest’anno le Giornate FAI mostrano il loro più autentico spirito civico ed educativo: visitare gli oltre 700 luoghi eccezionalmente aperti dai volontari del FAI sarà l’occasione per conoscere la nostra storia e riflettere su quanto può insegnarci per affrontare il presente e il futuro. Proteggere, conservare e valorizzare il patrimonio culturale, aprendolo al pubblico e invitando tutti gli italiani a conoscerlo e frequentarlo: questa è la missione del FAI, che proprio in questi tempi bui, trova in queste Giornate FAI un senso ancor più profondo e una funzione ancor più necessaria.

Solidarietà con l’Ucraina - Il FAI ha scelto di esprimere in maniera esplicita la vicinanza e la solidarietà con il popolo ucraino esponendo i colori della sua bandiera in tutta la comunicazione e nei Beni e si impegna formalmente a finanziare il recupero di un’opera d’arte del patrimonio culturale ucraino che sarà individuato non appena cesserà la guerra e sarà avviata la ricostruzione del Paese. 

Per maggiori informazioni: www.giornatefai.it