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Oms rimprovera i Paesi Ue: "Misure anti-Covid revocate troppo brutalmente"

Italia, Germania, Francia, Regno Unito secondo il direttore regionale per l'Europa dell'Organizzazione Mondiale della Sanità avrebbero "affrettato il ritorno alla normalità" che ha contribuito all'attuale aumento di contagi

IPA

Il direttore regionale per l'Europa dell'Organizzazione mondiale della sanità, Hans Kluge, ha criticato il modo in cui molte nazioni hanno detto addio alle norme anti-contagio. "Diversi Paesi europei, inclusa l'Italia, hanno revocato troppo brutalmente le loro misure anti-Covid. Adesso trovano  di fronte a un forte aumento dei casi" le parole di Kluge dalla Moldavia. 

La minaccia di Omicron è tornata nella sub variante BA2 e Kluge si è detto "vigile" sull'attuale situazione epidemica nel continente, pur affermando di rimanere "ottimista". Oltre all'Italia il funzionario ha citato la Germania, la Francia e il Regno Unito, accomunati dalla convinzione che l'allentamento delle restrizioni fosse un passo necessario verso il ritorno, seppur brusco, alla normalità.

In Cina, al contrario, all'aumento dei contagi si risponde con lockdown di massa. Altri 9 milioni di cinesi saranno costretti a rimanere a casa, si tratta degli abitanti della città di Shenyang. Le autorità sanitarie hanno deciso di chiudere la metropoli della provincia di Liaoning, un importante polo industriale che ospita fabbriche importanti, come la Bmw, dopo aver accertato 47 nuovi casi di Covid. La città ha ora i complessi residenziali sotto "gestione chiusa", mentre ai residenti è stato vietato ogni partenza e spostamento senza un test negativo fatto nelle 48 ore. 

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