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Crisi Ucraina, Zelensky al Parlamento: "Il nostro popolo è diventato l'esercito" | Draghi: "Resistenza eroica, l'Italia vi vuole in Europa"

Il presidente ucraino in collegamento video con Montecitorio: "Kiev è come Roma, deve vivere in pace. E Mariupol è come Genova, immaginatela completamente bruciata"

Un lungo applauso e una standing ovation da parte dell'Aula di Montecitorio accolgono il videocollegamento di Volodymyr Zelensky con il Parlamento italiano. Davanti a una squadra di governo al completo, il presidente ucraino ha sottolineato quanto il suo Paese abbia visto il "male che porta il nemico, quanta devastazione lascia a quanto spargimento di sangue. Il nostro popolo è diventato l'esercito". E sulla città di Mariupol ha detto: "L'invasione russa sta distruggendo le famiglie, la guerra continua a devastare città ucraine. Alcune sono completamente distrutte come Mariupol, che aveva mezzo milione di abitanti. È come Genova, immaginate una Genova completamente bruciata".

"Gli ucraini sono stati vicini a voi durante la pandemia, noi abbiamo inviato medici e gli italiani ci hanno aiutati durante l'alluvione. Noi apprezziamo moltissimo ma l'invasione dura da 27 giorni, quasi un mese: abbiamo bisogno di altre sanzioni, altre pressioni", ha detto ancora il presidente ucraino. "Voglio ringraziare l'Italia per il vostro aiuto alle famiglie degli ucraini, che si salvano dalla guerra". "L'Ucraina è il cancello per l'esercito russo e loro vogliono entrare in Europa, ma la barbarie non deve entrare".

"Una settimana fa ho parlato a un incontro a Firenze, ho chiesto a tutti gli italiani di portare il numero 79, che era il numero di bambini uccisi, ora sono ora 117, a causa del procrastinarsi della guerra. Con la pressione russa ci sono migliaia di feriti, centinaia di migliaia di vite distrutte, di case abbandonate, i morti nelle fosse comuni e nei parchi", ha denunciato Zelensky.

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"Dopo tutta la tragedia vissuta, ora Kiev ha bisogno di vivere nella pace, una pace continua, eterna, come deve averla Roma e qualunque città del nostro mondo. Ma a Kiev ogni giorno si sentono le sirene e cadono le bombe e i missili". "Bisogna fare il possibile per garantire la pace e fermare una guerra organizzata da anni da una sola persona". "Voi conoscete bene gli ucraini, un popolo che non ha mai voluto la guerra, che è europeo come voi. Voi sapete bene chi ha portato la guerra, chi ordina di combattere", ha concluso dopo 11 minuti di intervento in videocollegamento, Zelensky, facendo riferimento al leader del Cremlino, Vladimir Putin.

Draghi a Zelensky: "Eroica resistenza dell'Ucraina, vi vogliamo nell'Ue" La resistenza di tutte le aree dell'Ucraina sulle quali "si abbatte la ferocia di Putin è eroica". Così Mario Draghi ha risposto al presidente ucraino Zelensky durante il videocollegamento con il Parlamento. L'Italia "vuole l'Ucraina nell'Unione europea", perché il Paese "difende anche la nostra libertà e la nostra sicurezza", ha sottolineato il presidente del Consiglio. E sull'accoglienza dei profughi ha affermato: "Siamo pronti a fare ancora di più, davanti all'inciviltà non ci giriamo dall'altra parte".

momenti principali

  • 22 mar -

    Draghi a Zelensky: "Eroica resistenza dell'Ucraina, vi vogliamo nell'Ue"

    La resistenza di tutte le aree dell'Ucraina sulle quali "si abbatte la ferocia di Putin è eroica". Così Mario Draghi ha risposto al presidente ucraino Zelensky durante il videocollegamento con il Parlamento. L'Italia "vuole l'Ucraina nell'Unione europea", perché il Paese "difende anche la nostra libertà e la nostra sicurezza", ha sottolineato il presidente del Consiglio. E sull'accoglienza dei profughi ha affermato: "Siamo pronti a fare ancora di più, davanti all'inciviltà non ci giriamo dall'altra parte".

  • 22 mar -

    Zelensky al Parlamento: "Il nostro popolo è diventato l'esercito"

    Un lungo applauso e una standing ovation da parte dell'Aula di Montecitorio accolgono il videocollegamento di Volodymyr Zelensky con il Parlamento italiano. Davanti a una squadra di governo al completo, il presidente ucraino ha sottolineato quanto il suo Paese abbia visto il "male che porta il nemico, quanta devastazione lascia a quanto spargimento di sangue. Il nostro popolo è diventato l'esercito".  

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