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Facebook e Instagram bandite in Russia per "estremismo"

Secondo il servizio di sicurezza federale russo, infatti, "le attività di Meta (società che possiede i due social network, ndr) sono orientate contro il Paese e le sue forze armate"

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La Russia ha bandito Facebook e Instagram nel Paese per il loro coinvolgimento in "attività estremiste". Lo riferisce Interfax. Secondo il servizio di sicurezza federale russo, infatti, "le attività di Meta (società che possiede i due social network, ndr) sono orientate contro la Russia e le sue forze armate".

La stretta di Putin Una decisione che arriva nel momento in cui il governo di Putin ha messo in atto un serrato controllo dell'informazione per gestire la narrazione dell'invasione in Ucraina all'interno dei confini russi. Dove non si può usare la parola guerra nei media, pena il carcere, e l'invasione viene raccontata come una "operazione militare speciale" per "liberare gli ucraini".

La reazione Per la Corte Meta è colpevole di tollerare l'odio contro i russi. "E' terribile, strano e terribile. Sono i social network più popolari nel mondo e la maggior parte dei progressisti in Russia li usa, progressisti e che portano benefici all'economia, per questo è una decisione terribile", dice Maxim, che ha un brand di abbigliamento. "Io penso che chi li vuole usare li userà comunque. Non cambierà molto, solo farà arrabbiare qualcuno, renderà la vita più difficile ad altri. Ma è una soluzione inutile secondo me. Mostra ancora una volta come le autorità non si preoccupino della gente normale", dice Margherita, architetto.

In effetti Net freedom projects fa notare che la sentenza non prevede sanzioni per chi semplicemente usa i social. In ogni caso c'è chi prende provvedimenti. "Me lo aspettavo - dice Lev, attore - ho scaricato una vpn (rete virtuale privata ndr) e li uso lo stesso".

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