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Caro carburante, l'Antitrust chiede chiarimenti alle compagnie petrolifere

L'Authority indaga sui maxi aumenti dei prezzi per capire se ci siano abuso di posizione dominante o violazioni delle norme sulla libera concorrenza

Afp

L'Antitrust scende in campo di fronte ai rialzi dei prezzi dei carburanti. L'Autorità ha infatti notificato dettagliate richieste di informazioni alle maggiori compagnie petrolifere, avvalendosi anche dell'ausilio della guardia di finanza, "a seguito dello straordinario aumento dei prezzi di benzina e gasolio nonché delle numerose denunce ricevute".

"Capire i motivi degli aumenti" - L'obiettivo, scrive l'Authority sul suo sito, è quello di "approfondire le ragioni di tali aumenti e, nel caso, valutare la sussistenza di spazi per un possibile intervento circoscritto soltanto all'ipotesi di un'eventuale violazione delle norme in materia di abuso di posizione dominante o di intese restrittive della concorrenza". 

Occhi sulla concorrenza - L'Antitrust sottolinea la sua particolare attenzione in questo momento, come avvenuto nei primi mesi della pandemia, "a monitorare gli eccezionali incrementi di prezzo che si registrano a volte durante le fasi di crisi e a verificare che tali fenomeni non siano frutto di comportamenti restrittivi della concorrenza". 

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