Il museo del Cremlino di Mosca era pronto a inaugurare una mostra sulla storia dei duelli. Tra i pezzi più importanti dovevano esserci alcune spade di inestimabile valore provenienti dall'Inghilterra, ma non sarà così. La regina Elisabetta, infatti, si è opposta al prestito delle armi da collezione come segno di boicottaggio per l'invasione russa dell'Ucraina.
Come riporta il quotidiano inglese "Daily Express", la mostra al Cremlino risulta sponsorizzata da Alisher Usmanov, oligarca russo sanzionato dall'Occidente per i suoi presunti legami con il presidente Putin. Inizialmente la Royal Collection si era offerta di prestare tre spade per l'evento: si tratta di armi del XVII secolo, una delle quali si dice sia appartenuta a re Carlo I.
Tuttavia la sovrana britannica, appena si erano paventati venti di guerra, ha imposto l'alt. "A metà febbraio - si legge in una nota ufficiale del Fondo che raccoglie le opere d'arte della Royal family - è stata presa la decisione di posticipare il prestito di tre spade dalla Collezione reale ai Musei del Cremlino di Mosca". La collezione della regina Elisabetta era una delle tante organizzazioni europee che avrebbero dovuto contribuire alla mostra, ma che hanno deciso di ritirare il prestito delle opere in seguito all'invasione russa dell'Ucraina.
© Afp
Un boicottaggio in piena regola quella della regina Elisabetta, che ha testimoniato la sua vicinanza al popolo ucraino con una donazione al Disaster Emergency Committee, che si sta occupando di inviare cibo e acqua alle zone al centro del conflitto. Inoltre, durante la visita con il primo ministro canadese Justin Trudeau del 7 marzo, la sovrana ha voluto fiori gialli e blu, i colori della bandiera ucraina.
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