Covid, Draghi: "Via quasi tutte le restrizioni, riapre l'economia. Coi vaccini evitati 80mila morti nel 2021"
Il premier annuncia le decisioni del governo di far terminare lo stato d'emergenza a fine marzo: "Grazie agli italiani, siamo stati bravissimi in questa pandemia, occorre andare fieri". Speranza: "Superiamo definitivamente il sistema dei colori"
Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha presentato in conferenza stampa le decisioni del governo in merito all'allentamento delle restrizioni anti-Covid. "Saranno tolte quasi tutte, l'economia riapre", ha detto. In particolare si andrà al superamento del Green pass che Draghi ha definito "un grande successo, che ci ha permesso di recuperare un po' di socialità". Il premier ha anche ricordato l'importanza dei vaccini "che hanno evitato 80mila morti in più solo nel 2021".
"Pronti ad adattarci in base alla curva epidemica" - Draghi ha dunque annunciato la fine dello stato d'emergenza a fine marzo. "Con il Consiglio dei ministri di oggi facciamo passi fondamentali verso la riapertura. Osserviamo con grande attenzione l'andamento della curva epidemica e siamo pronti ad adattare il nostro apparato alla sua evoluzione, anche in senso più espansivo, se è il caso. Ma attualmente abbiamo preso questi provvedimenti", ha spiegato Draghi in conferenza stampa.
Grazie agli italiani - Il premier ha rivolto poi un pensiero speciale agli italiani: "Voglio ringraziare anche tutti gli italiani per l'altruismo, la pazienza dimostrata in questi anni: noi siamo spesso percepiti con scarso senso civico e invece siamo stati bravissimi in questa pandemia, occorre andare fieri", ha sottolineato. Draghi ha poi definito "perfetto" il rapporto di questi mesi con le Regioni, ha ringraziato Speranza ("che ha vissuto questa esperienza dall'inizio alla fine e che è stata una prova straordinaria anche da un punto di vista psicologico") e il governo precedente "che ha dovuto prendere decisioni in situazioni di straordinaria difficoltà".
La svolta con Figliuolo - Un altro ringraziamento è andato al commissario straordinario: "La nomina del generale Figliuolo, che voglio ringraziare, è stata una svolta radicale e di progresso nella lotta alla pandemia. La struttura commissariale, ha aggiunto, si trasforma e perseguirà l'obiettivo dell'ordinarietà della vaccinazione" che sarà "svolta dal ministero della salute e dalle Regioni".
Ordinanze addio - Al fianco del premier anche il ministro della Salute, Roberto Speranza: "Superiamo definitivamente il sistema a colori per le Regioni che ci ha accompagnato per mesi. Non ci saranno più, quindi, le ordinanze del venerdì", ha spiegato. "Le funzioni esercitate dal Commissario straordinario per l'Emergenza saranno in carico a un'unità in una fase di pandemia che ci accompagnerà fino al 31 dicembre, poi andranno al Ministero della Salute", ha detto.