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META: spazio al riciclo

A Milano è nato un progetto che recupera allestimenti e scenografie, per dare una seconda vita anche alla creatività

Getty

Milano, capitale della moda, del design e perché no anche del riciclo creativo. Un primo esempio virtuoso arriva dal nord della città, quartiere Bovisa. Qui nasce Spazio META, un laboratorio fondato da Martina Bragadin e Margherita Crespi che incoraggia il recupero dei materiali “scartati”. La particolarità è che questo scarto non proviene da fabbriche o dalla produzione di cibo, bensì da mostre, sfilate, shooting fotografici.

Allestimenti, installazioni, scenografie: Spazio META si occupa di raccogliere questi materiali dismessi, stimarne il valore e metterli a disposizione di artisti e design.

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I set, infatti, hanno quasi sempre una vita molto limitata. Finita una sfilata o una mostra, le scenografie smettono di essere utili. Da pezzi creativi a rifiuti nel giro di pochi giorni o anche ore. Spazio META ha quindi pensato di donar loro una seconda vita. I materiali vengono ritirati, le loro componenti separate, poi pulite e infine vendute a nuovi clienti, a prezzi più vantaggiosi. Sono le stesse aziende a contattare il laboratorio, perché spesso non hanno spazi di recupero o perché smantellare gli allestimenti può essere complicato e costoso. Così rischiano di restare inutilizzati o gettati via in modo errato.

L’obiettivo è promuovere la riduzione degli sprechi e spostare l’attenzione sul potenziale delle risorse esistenti, che così vengono fatte rientrare in processi creativi nuovi e sostenibili. Oltre all’attività di recupero, Spazio META organizza anche diverse attività e laboratori dedicati alle pratiche del riciclo, diventando un punto di riferimento per artisti e progettisti. Il riuso al servizio di nuova arte.

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