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"Corro da te", Pierfrancesco Favino e Miriam Leone in una commedia oltre la disabilità

Il film di Riccardo Milani nei cinema dal 17 marzo. Guarda la clip esclusiva

È una commedia sentimentale che tocca il tema della disabilità "Corro da te", diretto da Riccardo Milani, con Pierfrancesco Favino e Miriam Leone, nei cinema dal 17 marzo. Lui interpreta un single di successo, sportivo, seduttore seriale che per conquistare lei, su una sedia a rotelle dopo un incidente, si finge disabile. Sarà proprio questo incontro a cambiare la prospettiva dell'uomo su molte cose della sua vita. Tgcom24 vi offre una clip esclusiva.

Gianni (Favino), proprietario di un grande brand di scarpe da running, è non solo un uomo in carriera, ma uno spietato dongiovanni che cambia nome e donna ogni sera. Quando la madre muore, suo fratello (Carlo De Ruggeri) gli consegna le chiavi della sua casa, ma accidentalmente si siede sulla sedia a rotelle della madre proprio nel momento in cui entra nell'appartamento Alessia (Pilar Fogliati), la nuova vicina di casa, che convinta che lui sia disabile gli presenterà la bellissima sorella Chiara (Miriam Leone), costretta davvero sulla sedia a rotelle da un incidente. È inevitabile che Gianni e Chiara inizieranno subito a frequentarsi e innamorarsi, ma sorgerà un problema non da poco. Gianni, ormai del tutto innamorato, non sa come dire a Chiara che lui in realtà cammina, corre. Dirglielo vorrebbe dire perderla per sempre e lui non può permetterselo.

"Certo fare il cinico, il cattivo, è stato divertente e non potevano non tornarmi alla memoria i grandi guasconi del nostro cinema come Sordi e Gassmann, ma in questo caso l'argomento era delicato ed è stato liberatorio poterne parlare con tanta leggerezza come fa il mio personaggio", racconta Favino, che spiega: "È vero il mio personaggio dice cazzate, bugie, ma chi non le ha mai dette per conquistare una donna? Diciamo la verità, siamo in fondo tutti dei Gianni".

Per Miriam Leone: "Questo film mostra come ci sia un grande equivoco. Quello che conti la forza, la prepotenza, la prestanza fisica e non giudicare invece le cose con l'amore e tenendo conto di chi è diverso da te. Tanto più oggi che viviamo giorni molto emozionanti e tristi".

Riccardo Milano racconta: "L'idea di far ridere le persone sul tema della disabilità, perché poi in fondo era questo all'inizio il progetto, mi ha incuriosito molto. Cerco sempre di raccontare nei miei film i lati peggiori del nostro Paese, mettendo molto spesso in scena personaggi pessimi con la speranza che da qualche parte trovino un po' di positività".

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