Linguaggio del corpo

Coppia: come capire se gli piaci (senza che te lo dica)

I piccoli gesti che svelano il nostro pensiero, al di là delle parole

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A volte i segnali che un uomo ci invia quando si interessa a noi sono evidenti e facili da riconoscere: non ci perde d’occhio, pende dalle nostre labbra quando parliamo e alla fine della serata ci chiede senza timidezza il numero di telefono. Ma ci sono anche maschi meno intraprendenti, frenati dalla timidezza o dal timore di uscire allo scoperto per paura di essere respinti: anche in questo caso abbiamo fatto breccia in loro, ma serve un nostro gesto di incoraggiamento perché si facciano avanti. Come capire “a che punto siamo” con un ragazzo, soprattutto se siamo interessate a loro e dalla loro bocca non esce una parola? Il linguaggio del corpo può aiutarci in questo cammino di avvicinamento e offrirci molte indicazioni.

IL CORPO NON MENTE – Specie durante le prime fasi del corteggiamento, le parole possono essere fonte di fraintendimenti, di fanfaronate e persino di bugie. Il corpo, invece, si limita a pochi essenziali messaggi sui quali però mantiene la sincerità più completa perché il loro contenuto non è sotto il completo controllo della volontà. Sono messaggi dettati dalla biochimica dell’attrazione, il cui oggetto è tanto semplice quanto fondamentale: mi piaci e sono attratto da te, quindi avvicinati, o al contrario non mi interessi, quindi non perdere tempo e gira alla larga. Sono i messaggi fondamentali che la natura ci ha insegnato a inviare per aiutare una coppia a formarsi e garantire così la sopravvivenza della specie: imparare a riconoscerli nell’altro può aiutarci a capire un po’ più facilmente se abbiamo qualche probabilità di spuntarla con il ragazzo su cui abbiamo messo gli occhi, senza troppo esporci. 

LO SGUARDO – Gli occhi sono importanti “segnalatori” del pensiero e del gradimento di un uomo. Detto in sintesi: più lui ci guarda più esprime gradimento nei nostri confronti. Se ci osserva dritto negli occhi, oppure se focalizza la sua attenzione sulle nostre labbra, è facile intuire che gli interessiamo. Nessun dubbio sulle sue intenzioni neppure se fissa con insistenza (anche fino a metterci in imbarazzo) direttamente il nostro decolleté: in questo caso, sta a noi decidere: se la sua attenzione ci è gradita, guardiamolo negli occhi e rivolgiamogli un sorriso di incoraggiamento. Se la cosa non ci piace, controlliamo con discrezione che i bottoni della camicetta siano al loro posto, poi con disinvoltura cambiamo posto o posizione in modo da precludergli la visuale: il messaggio sarà sufficientemente chiaro.  Un altro segnale da leggere con attenzione è in apparenza l’esatto opposto: lui ascolta in silenzio, magari tiene gli occhi bassi, ma percepiamo la sua attenzione, ogni tanto cogliamo un suo sguardo rapido e indiretto, accompagnato da qualche segno di emozione, come il movimento più rapido delle mani. Anche se la maggior parte degli uomini ama la parte del cacciatore attivo, ci sono anche i soggetti più riflessivi che preferiscono studiare una donna prima di muoversi verso di lei: in questi casi, se lui ci interessa, non resta che inviargli qualche segnale incoraggiante, come un sorriso mentre giocherelliamo con una ciocca di capelli o con la catenella della nostra collana. 

LA POSTURA – Anche se gli occhi sono l’indicatore preferito su cui le donne focalizzano l’attenzione, gli uomini comunicano in primo luogo con la postura. Un uomo che sta con le spalle erette e il torace aperto e le braccia rilassate lungo i fianchi esprime una posizione dominante. Se il peso tende a spostarsi in avanti e le braccia a contrarsi, la posizione diventa più aggressiva. Se invece tende a ingobbire le spalle e a chiudere le braccia, magari incrociandole sul davanti, esprime disagio e necessità di difendersi. Un uomo che apprezza la nostra compagnia tenderà ad assumere una postura aperta e ad avvicinarsi a noi con il corpo, ad esempio sporgendosi in avanti se ci troviamo ai lati opposti di un tavolino. Il movimento può essere minimo e quasi impercettibile, oppure più evidente, fino a raggiungere il contatto tattile. Se apprezziamo tutto ciò, lasciamolo fare e rispondiamo nello stesso modo: se la cosa non ci è gradita, questo è il momento di tirarsi indietro senza esitazione perché quando si raggiunge il primo contatto a pelle le cose possono andare avanti molto velocemente. Altri messaggi più sfumati di apprezzamento sono il toccarsi con frequenza la barba, oppure un orecchio o le labbra con un dito. 

LA RISATA – Il riso e il sorriso sono un modo attraverso cui esprimiamo molte emozioni e insieme il mezzo attraverso cui scarichiamo tensioni e nervosismo, Se la risata, o il sorriso, di lui sono rilassati e aperti mentre ci guarda negli occhi, oppure si sposta con il busto in avanti nella nostra direzione, sono segnali positivi di benessere e di gradimento per la situazione. Se invece la risata si accompagna a un moto di inarcamento all’indietro del corpo è un segnale di disagio e di pericolo: qualcosa non va. 

CAMPANELLI DI ALLARME – Se un uomo non prova interesse nei nostri confronti, semplicemente ci ignorerà.  Se però ne abbiamo fatto l’oggetto delle nostre attenzioni, ecco alcuni segnali di “pericolo” che esprimono il suo non-gradimento, davanti ai quali è il caso di cambiare subito strada. Ad esempio, il semaforo è rosso se lui si tocca il naso con un dito o con il palmo della mano: sono importanti segnali di rifiuto. Lo stesso vale se lui fa il gesto di ritrarsi all'indietro, anche in modo appena accennato, come per mettere distanza tra noi e lui, o incrociare le braccia sul petto (altro segnale di chiusura e di difesa). Altri segnali di disagio e nervosismo sono il cenno di toccarsi la testa e strofinare i piedi per terra. Il fatto che lui si agiti durante una conversazione, invece, non è indice di nervosismo o ansia, come accade alle donne: di solito significa solo che si sta annoiando.