"Chi ci ridarà indietro i bambini?", il reportage da Mariupol: una delle città più colpite dalla guerra
"Quarta Repubblica" mostra le immagini dal fronte: "La città non c'è più"
"Eravamo in cantina quando è arrivato il missile, due bambini sono rimasti sotto le macerie: chi ce li ridarà indietro?". Sono le parole di una donna di Mariupol, sud est dell'Ucraina, una delle città più colpita dall'invasione russa: qui si contano cinque morti all'ora, più di duemila dall'inizio del conflitto.
Il reportage di "Quarta Repubblica" mostra l'orrore della guerra: palazzi sventrati, feriti che vengono soccorsi, cadaveri sepolti nelle fosse comuni. Di notte, quando si intensificano gli attacchi, oltre 400mila persone si nascondono in bunker sotterranei dove vivono in condizioni disumane. "Molte persone non hanno acqua da bere - dice Sasha Volkov della Croce Rossa - tanti dicono di non avere cibo per i bambini, alcuni hanno iniziato ad ammalarsi a causa del freddo e dell'umidità.
Gli scomparsi sono cercati grazie ai social network, in tanti condividono le foto dei parenti su Facebook con la speranza di riabbracciare i propri cari. Chi invece è fuori dall'Ucraina è disposto a pagare chi aiuta i propri familiari a mettersi al sicuro: "Posso dare fino a diecimila euro a chi metterà in salvo i miei genitori", è l'appello di una donna all'inviato del programma di Rete 4.
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