Ucraina, l'Ue approva il quarto pacchetto di sanzioni contro la Russia: stop a beni di lusso e a tecnologia per l'industria della difesa
Confermata l'ipotesi di azioni per sospendere la Russia come "nazione favorita" nel Wto. Von der Leyen: "Massima pressione sul Cremlino"
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Il Consiglio Ue ha adottato il quarto pacchetto di sanzioni contro la Russia: vietate tutte le transazioni con alcune imprese statali, previste restrizioni all'esportazione di beni e tecnologie per l'industria della difesa, per la sicurezza e per l'industria energetica. Stop anche all'export di beni di lusso. Confermata l'ipotesi di un'azione per sospendere la Russia come "nazione favorita" nel Wto, l'Organizzazione mondiale del commercio.
Solo su acciaio 3,3 mld persi Le misure, che sono state coordinate con i partner internazionali dell'Ue, e in particolare gli Stati Uniti, comprendono innanzitutto il divieto totale di qualsiasi transazione con alcune imprese statali russe in diversi settori riguardanti il complesso militare-industriale del Cremlino. Un divieto di importazione è stato introdotto per i prodotti siderurgici attualmente soggetti alle misure di salvaguardia dell'Ue, che infliggerà perdite pari a circa 3,3 miliardi di euro per le esportazioni per la Russia.
Aumento quote d'importazione da altri Paesi Vi sarà un aumento delle quote d'importazione da altri Paesi terzi per compensare il mancato arrivo di questi prodotti siderurgici nell'Ue. Deciso anche un divieto "di ampia portata" di nuovi investimenti nel settore energetico russo, in questo caso però "con limitate eccezioni per l'energia nucleare civile e il trasporto di determinati prodotti energetici nell'Ue".
Stop a beni di lusso Per colpire direttamente le elite russe legate al regime, è stato introdotto poi l'atteso divieto all'esportazione dall'Ue di beni di lusso, come auto e gioielli. Inoltre, l'elenco delle persone ed entità sanzionate è stato ulteriormente esteso per includere nuovi oligarchi ed elite imprenditoriali legate al Cremlino, nonché società attive nelle aree militari e della difesa, che supportano logisticamente e materialmente l'invasione. Vengono presi di mira anche nuovi elenchi di attori attivi nella disinformazione.
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