Persone negative: come riconoscerle e starne alla larga
Hanno un potere sottile e nefasto dal quale guardarsi con la massima attenzione
A tutti può capitare una giornata storta in cui la realtà appare cupa e quasi insopportabile. Ci sono però persone per le quali la lettura negativa della realtà è un atteggiamento costante, che coinvolge tutti gli aspetti della loro vita e che rende loro impossibile essere sinceramente lieti della serenità altrui: si tratta di soggetti che, con il loro pessimismo cosmico sono davvero in grado di minare la felicità delle persone con cui vengono in contatto: per questo occorre riconoscerle e imparare a difendersi da loro.
LA NUVOLA NERA CHE NON SI DISSOLVE MAI – Innanzi tutto, impariamo a distinguere le persone realmente negative dall’amica che sta attraversando un periodo nero e che quindi è sempre triste e abbattuta: in questo secondo caso siamo tenute ad esprimere con ogni mezzo la nostra vicinanza e il nostro affetto. Guardiamoci invece da quei soggetti che si lamentano sempre e costantemente, ad esempio, di difficoltà lavorative o personali che considerano insormontabili, mentre in effetti non hanno il coraggio di mettersi in gioco per superare gli ostacoli. Questo atteggiamento negativo si riversa anche sulle persone che stanno accanto a loro: quando toccherà a noi destreggiarci con una situazione complicata, non sentiremo mai la parola di incoraggiamento che ci serve, ma saremo semmai invitati a lasciar perdere perché tanto non ce la faremo mai. Questo, oltre a renderci ancora più difficile la strada, può minare la nostra autostima.
NON SBAGLIANO MAI! - Un’altra caratteristica delle persone tossiche è che da un lato sono sempre pronte a sottolineare ogni nostro errore, mentre dall’altro non ammetteranno mai un loro sbaglio. Anzi: se vengono colti in fallo, faranno di tutto per negare le proprie responsabilità attribuendolo ad altri: al limite, daranno la colpa a noi, cercando di confonderci le idee e di renderci insicuri. Quando l’imbroglio sarà evidente, probabilmente si chiuderanno in uno sdegnato silenzio, isolandosi e, magari, deprimendosi ancora di più.
IL LATO OSCURO DI OGNI COSA – Esattamente al contrario di un ottimista che tende a vedere il bicchiere mezzo pieno, una persona negativa riesce a vedere tutto il male e tutto quello che può andare storto anche in una situazione ricca di opportunità. Questa “nuvola nera” che si autoalimenta sul loro capo, tende a riversarsi su chi li circonda, minando l’ottimismo, la gioia di vivere e la voglia di mettersi in gioco. In una parola: le persone negative sono tossiche per se stesse ma anche per gli altri. Il lamento e il mugugno continuo hanno infatti il potere, sia nella persona che si lamenta, ma anche in chi ascolta i malumori altrui, di aumentare i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. Questa sostanza agisce a sua volta su un’altra regione del cervello, l’ippocampo, nel quale hanno sede la memoria e la creatività.
LA MANIPOLAZIONE – I soggetti negativi puntano spesso sulla manipolazione dei loro simili. All’inizio, proprio come farebbe un seduttore, usano il racconto delle loro disgrazie, a volte esagerandole o inventandole addirittura, per fare leva sull’empatia delle persone che li circondano; una volta ottenuta la loro solidarietà, cominciano a sfruttarla per ottenerne dei vantaggi e, se sono in malafede, per raggiungere gli obiettivi che si sono prefissi.
DIFFUSORI DI VELENO – Dato che passano tutto il loro tempo a cercare a vedere il male in ogni cosa, non perdono occasione per riferirle ad altri le loro nefaste scoperte: raccontano ogni particolare negativo di cui sono venuti a conoscenza di ciascun membro del proprio giro di conoscenti (noi compresi), rivelano i loro segreti, divulgano insuccessi e debolezze. Dalle loro labbra non sentiremo mai un complimento, un apprezzamento o una parola di sincera solidarietà.
STRATEGIA DI DIFESA: NON CERCHIAMO DI CAMBIARLI – Le persone di questo tipo non possono ammettere l’idea di cambiare e migliorare se stessi: non possono quindi accettare i consigli e l’affetto di chi cerca di star loro accanto.
PRENDIAMOLI A PICCOLE DOSI - Se qualcuno nella nostra cerchia di amici è fatto di questa pasta, occorre fare il possibile per neutralizzarlo. Se ne abbiamo la possibilità, cerchiamo di frequentarlo il meno possibile o addirittura evitiamolo del tutto. Se invece si tratta di persone con le quali siamo costretti ad avere a che fare, cerchiamo di prenderli a piccole dosi e, possibilmente, evitiamo di trovarci a tu per loro.
GESTIONE DI GRUPPO - Sforziamoci di comporre un gruppo di amici simpatici e solari, in modo da contrattaccare in modo collettivo e possibilmente deviare e neutralizzare la negatività di quella singola persona, senza che questo guasti i momenti piacevoli di tutti.
NON LASCIAMO LORO IL CENTRO DELLA SCENA – Queste persone sono spesso egocentriche e amano catalizzare l’attenzione degli altri, specie quando ci si trova in gruppo. Impediamo loro di conquistare l’attenzione generale con le loro teorie catastrofiste, sviando subito il focus della conversazione, prima che i lamenti, i mugugni e la manifestazione di malcontento abbiano il sopravvento.
EVITIAMO LE DISCUSSIONI – Un battibecco con un chi fa della negatività il suo pane è inutile e persino controproducente perché non fa che accendere un circolo vizioso, peggiorando la frustrazione e l’irritazione generale. Difficilmente si riuscirà a instaurare un confronto costruttivo: il litigio non porterà da nessuna parte ma servirà solo ad aumentare il nostro malumore e a fornire alla persona negativa un motivo in più per mostrarsi deluso e astioso. Meglio darci un taglio e cercare, semmai, di riderci sopra.
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