sequestrati i certificati non validi

Roma, falsi Green pass: arrestato il medico di Pippo Franco

Tredici persone in concorso con il sanitario avrebbero ottenuto la certificazione verde senza averne diritto. Alcuni di loro si trovavano addirittura fuori dalla capitale il giorno della finta somministrazione di vaccino

© Ansa

Il Nas Carabinieri di Roma ha fermato un medico della Capitale che rilasciava falsi Green pass, per lui sono scattati gli arresti domiciliari. Si tratta di Alessandro Aveni, medico di Pippo Franco, anche lui indagato - insieme ad altri 12 pazienti - nell'inchiesta della procura di Roma. I green pass invalidi sono stati sequestrati.

Il medico è indagato per i reati di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti e documenti informatici pubblici in concorso con 13 persone. Il professionista era finito nel registro degli indagati nel novembre scorso, quando i carabinieri hanno proceduto al sequestro dei Pass, tra cui quello di Pippo Franco.  Il difensore di Franco, Benedetto Giovanni Stranieri, precisa che "il suo assistito ha regolare Green pass e ha effettuato anche la terza dose. Siamo ancora in attesa della decisione del Riesame dopo l'istanza di dissequestro della certificazione. Lui è stato coinvolto in questa vicenda per telefonate intercorse tra altre persone".

Vaccinazioni mai avvenute - "Predisponeva false certificazioni attestanti vaccinazioni anti Sars-Covid-19 in realtà mai avvenute, provvedendo all'inserimento nel sistema informatico della Regione Lazio dei relativi dati che, sebbene falsi, hanno permesso ai 13 pazienti di ottenere il rilascio del Green pass", spiega in una nota il Nas. Nel frattempo, le certificazioni ottenute illegalmente sono già state sottoposte a sequestro e tra l'altro, è stato scoperto che alcuni soggetti falsamente vaccinati si trovavano a centinaia di chilometri da Roma nel giorno della presunta somministrazione.

I militari hanno così dato esecuzione a un'ordinanza di applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari emessa dal Gip del locale Tribunale. Il provvedimento restrittivo è stato disposto nei confronti del medico di medicina generale, in concorso con le 13 persone coinvolte. Inoltre per il dottor Alessandro Aveni è stata predisposta la sospensione dall'ordine dei medici.