Vertice di Versailles, i leader europei: "Pronti a nuove sanzioni contro Mosca" | Ma è gelo sull'adesione dell'Ucraina nella Ue
Oltre alla crisi ucraina, sono stati due i temi principali al centro del vertice francese: difesa ed energia. Tuttavia appaiono distanti le posizioni dei Paesi, divisi sull'ipotesi di un Recovery plan bis. "Siamo troppo dipendenti dalla Russia, in particolare sul gas", ha tuonato Ursula von der Leyen
Vertice Ue a Versailles, Macron lancia il "Recovery di guerra"
Il vertice dei capi di Stato e di governo dell'Ue ha approvato la notte scorsa a Versailles il testo della sua "Dichiarazione sull'aggressione militare russa all'Ucraina". Oltre alla durissima condanna espressa nei riguardi di Mosca e alla conferma del sostegno all'Ucraina e della protezione per i suoi profughi che stanno affluendo nell'Ue, i leader dei Ventisette rispondono alla richiesta di Kiev di aderire all'Unione. Si registra una brusca, a dir poco, frenata a riguardo: il processo continuerà "senza ritardi" ma secondo i modi e i tempi previsti dalle "pertinenti disposizioni dei Trattati Ue".
Nuovo modello economico europeo E' un "momento decisivo" per l'Europa, un momento per "ripensare la politica energetica e di difesa", ha sottolineato la presidente della Commissione europea, riassumendo il senso del vertice dei capi di Stato e di governo a Versailles. Un appuntamento pensato prima della guerra per parlare di nuovo modello economico europeo e che ora aspira a diventare l'inizio del nuovo corso che l'Ue vuole intraprendere alla luce del conflitto.
Nelle slide presentate dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al vertice di Versailles è previsto che la fine della dipendenza energetica dell'Ue dalla Russia si concretizzi entro il 2027. "Siamo troppo dipendenti dalla Russia, in particolare sul gas. Dobbiamo diversificare le forniture, puntando in particolare al gas naturale liquefatto. Dobbiamo aumentare la condivisione delle rinnovabili", ha twittato la von der Leyen dal vertice. I leader Ue si sono poi detti "pronti a nuove sanzioni alla Russia" e hanno chiesto al Cremlino di garantire i corridoi umanitari.
Il piano Ue per "abbandonare" il gas nei prossimi anni
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