L'aumento dei prezzi delle materie prime energetiche potrebbe farsi sentire anche nel mondo della scuola. Per l'Unione delle Province italiane, infatti, "bisogna scongiurare l'introduzione di misure, seppur temporali, di limitazioni dei servizi, a partire dal blocco della fruizione dei plessi scolastici, delle palestre e delle piscine o l'introduzione obbligatoria della settimana corta (lezioni fino al venerdì)". Queste misure "avrebbero ripercussioni pesanti sui cittadini, primi tra tutti gli studenti".