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La magia di Loredana Bertè sul palco: occhi, cuore e voce solo per il pubblico 

Il "Manifesto tour" ha fatto tappa al teatro Repower di Assago, il 16 marzo arriva a Firenze

Ufficio stampa

Quando si accendono le luci e sale sul palco, sempre col fiato alla gola presa dall’emozione come se fosse la prima volta, Loredana Bertè spalanca i suoi grandi occhi che in questi 50 anni di carriera tanto hanno visto e tanto potrebbero ancora raccontare, e si gode il suo pubblico. Alcuni volti li riconosce, altri sono ragazzi che si sono aggiunti recentemente. Lei è lì per loro, loro sono lì per lei. Una magia. In quel momento Loredana dimentica i problemi e le fatiche e si concede senza limiti, quasi come se facesse l’amore. Quell’unico grande amore di cui oggi si nutre la Bertè.

Se fa un disco, se partecipa a una trasmissione televisiva, se collabora a qualche feat, è solo perché sa che dopo arriveranno i live. E non c’è ostacolo che tenga, anche raffreddata, anche quando potrebbe "presentare il famoso certificato medico" se ne infischia. Come è successo ad Assago, al teatro Repower.

In splendida forma ha regalato i grandi successi e le nuove canzoni dell’album “Manifesto". Da una chicca come “Io resto senza vento” a “Figlia di” passando per “Luna”, la canzone dedicata alla sorella Mia Martini che in questa occasione l’artista interpreta in modo magistrale, forse una delle più belle che le siano mai riuscite.

L’affetto del pubblico si sente e si vede, quando alcuni fan superano la linea di sicurezza e salgono sul palco, non si accontentano di vederla e sentirla cantare, la vogliono abbracciare. Come si fa per le grandi icone della musica. In questi anni questa artista così speciale non ha fatto sconti a nessuno e neanche a se stessa. Ma è sempre stata coerente con il suo pubblico che ricambia con una fedeltà assoluta.

D’altronde è la leonessa del rock, che per lei non è un genere musicale ma un modo di essere. Come dimostra nei suoi live che ogni volta sono diversi. Il Manifesto tour teatrale partito da poco omaggia la pop art, movimento che Loredana conosce bene avendo frequentato a New York la factory di Andy Wharol. L’artista le ha donato il video “Movie Movie”, di cui si vede finalmente la versione integrale nei ledwall durante il concerto.

A sostenerla in questo viaggio ci sono Ivano Zanotti (batteria), Stefano Cerisoli (chi), Marco Grasselli (chit), Alberto Linari (tastiere), Pierluigi Mingotti (basso) e una new entry, la vocalist Annastella Camporeale. Senza dimentica l’amata Adia Cooper. La prossima tappa è Firenze, il 16 marzo, poi Roma. Nessuno può fermare Loredana Bertè.

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