Le orme di Giovanni Paolo II

Papa in sinagoga: "Seguo Wojtyla"

Sono nella sinagoga di Roma seguendo il cammino tracciato da Giovanni Paolo II. E' quanto ha detto Benedetto XVI nel discorso che ha tenuto al tempio maggiore di Roma. "Con sentimenti di viva cordialità - ha detto Ratzinger - mi trovo in mezzo a voi per manifestarvi la stima e l'affetto che il Vescovo e la Chiesa di Roma, come pure l'intera Chiesa Cattolica, nutrono verso questa Comunità e le Comunità ebraiche sparse nel mondo".

La visita di Benedetto XVI alla Sinagoga di Roma intende dunque "confermare e rafforzare" il cammino di amicizia con gli ebrei già indicato da Wojtyla. Il Pontefice ha sottolineato l'importanza di "ritrovarci assieme a rendere più saldi i legami che ci uniscono e continuare a percorrere la strada della riconciliazione e della fraternità". "Venendo tra voi per la prima volta da cristiano e da Papa - ha detto -, il mio venerato Predecessore Giovanni Paolo II, quasi ventiquattro anni fa, intese offrire un deciso contributo al consolidamento dei buoni rapporti tra le nostre comunità, per superare ogni incomprensione e pregiudizio".

"Fraternità e amicizia con ebrei"
Il Concilio Vaticano - ha puntualizzato Ratzinger - rappresenta per i cattolici ''un punto fermo'', un ''cammino irrevocabile di dialogo, di fraternità e di amicizia'' verso gli ebrei. La "vicinanza e fraternità spirituali" tra ebrei e cattolici "trovano nella Sacra Bibbia il fondamento più solido e perenne", in base al quale "veniamo costantemente posti davanti alle nostre radici comuni, alla storia e al ricco patrimonio spirituale che condividiamo".

"Piaga antisemitismo sia sanata"
Benedetto XVI ha auspicato che le piaghe dell'antisemitismo e dell'antigiudaismo possano "essere sanate per sempre". Il Papa ha ricordato come la Chiesa non abbia mancato di deplorare le "mancanze dei suoi figli e sue figlie, chiedendo perdono per tutto ciò che ha potuto favorire in qualche modo le piaghe dell'antisemitismo  e dell'antigiudaismo". 

Shoah, "Vertice d'odio"
Il "dramma singolare e sconvolgente della Shoah" - ha affermato il Papa - rappresenta "il vertice di un cammino di odio che nasce quando l'uomo dimentica il suo Creatore e mette se stesso al centro dell'universo".

Deportazione ghetto, "Chiesa agì con discrezione"
Benedetto XVI ha ricordato inoltre la deportazione degli ebrei di Roma e "l'orrendo strazio" con cui vennero uccisi ad Auschwitz. In quell'occasione - ha detto il Pontefice - "la Sede Apostolica svolse un'azione di soccorso, spesso nascosta  e discreta".

"Dieci comandamenti, codice etico per l'umanità"
I dieci comandamenti che provengono dalla ''Torah di Mose'''  costituiscono non solo la base del dialogo e  della speranza per gli ebrei e per i cristiani ma anche ''un grande codice etico per tutta l'umanita''', ha affermato papa Benedetto XVI durante il suo discorso in Sinagoga. I dieci comandamenti gettano luce - ha detto - sui temi del bene e del male, della difesa della vita umana e del creato.

Rabbino capo di Roma: "Visita ha rasserenato il clima"
Il risultato della visita del Papa in sinagoga è, secondo il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, "decisamente positivo, ma dovremo rifletterci ancora". "Penso che il Papa, nel suo intervento - ha commentato durante una conferenza stampa svoltasi subito dopo - abbia detto cose molto importanti e contribuito a rasserenare l'atmosfera".