Manfred Weber a Tgcom24: "L’Europa ha bisogno di uno scudo nucleare per difendersi dalla minaccia russa"
"L’Europa non è nelle condizioni di staccarsi subito da gas russo ma possiamo cercare alternative al loro carbone e petrolio", afferma il capogruppo del Partito Popolare Europeo
"L’Europa ha bisogno di uno scudo nucleare per difendersi dalla minaccia russa”. Parla a Tgcom24 Manfred Weber, capogruppo del Partito Popolare Europeo, il principale partito del Parlamento Europeo. "Dobbiamo spendere di più in difesa e proteggerci anche senza gli americani. Sulla scelta degli Stati Uniti di stoppare import di gas e petrolio dalla Russia: "L’Europa non è nelle condizioni di staccarsi subito da gas russo ma possiamo cercare alternative al loro carbone e petrolio".
Onorevole Weber, lei ha detto che la sovranità europea dovrà passare dalla creazione di uno scudo nucleare per difenderci dalla minaccia russa. Ci spiega perché?
La brutalità delle immagini che arrivano dall’Ucraina ci danno la chiara indicazione che la difesa è uno dei temi più importanti in Europa. Dobbiamo rafforzare gli eserciti nazionali ma dobbiamo fare di più, possiamo fare di più, ad esempio nella cyberguerra ma anche nella difesa missilistica. Devo essere onesti, nel lungo periodo, uno scudo nucleare è il solo modo di proteggere l’Europa. Dobbiamo farlo con gli americani ma anche senza gli americani e l’opzione nucleare deve essere sul tavolo.
Crede che l’Europa debba spendere di più in difesa?
Noi del Partito Popolare europeo, anche con Forza Italia, lo diciamo da tempo: aumentare le spese nella difesa. Saremmo naif se pensassimo di vivere in un mondo di pace dove nessuno è contro di noi. Stiamo assistendo alla brutalità di Vladmir Putin in Ucraina. Chi sarà il prossimo se vincerà? Per questo dico: investiamo in armamenti almeno il 2% del nostro pil, come da accordi della Nato, e facciamolo su un livello europeo per difenderci meglio.
L’America ha deciso di stoppare l’import di petrolio e gas. Crede che l’Europa debba seguire l’esempio di Washington?
Credo che non dobbiamo più accettare di dare ogni giorno a Vladimir Putin miliardi e miliardi per pagare la nostra energia, le nostre bollette ed è per questo che dobbiamo fermarci. Ma i primi passi devono riguardare carbone e petrolio, perché abbiamo la possibilità di trovare altri canali sul mercato globale. Per il gas però è differente, ora non possiamo staccarci dalla Russia, quindi cominciamo da questo.
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