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Ucraina, Draghi: "Europa unita sull'accoglienza" | Arrivati in Italia quasi 24mila profughi

Il premier durante il question time alla Camera: "Sul fronte sanitario, chi giunge in Italia o fa il tampone ogni 48 ore o accetta di vaccinarsi. Le sanzioni, per durare, devono essere sostenibili"

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In Ucraina "la crisi umanitaria è senza precedenti dal Dopoguerra e per farvi fronte l'Ue ha applicato, per la prima volta dal 2001, la direttiva sulla protezione temporanea e anche questo testimonia la compattezza dell'Unione. Un'unità di intenti e di azioni che è indispensabile mantenere e ci vede in prima linea". Lo ha detto Mario Draghi al question time alla Camera. Sulla questione profughi, finora sono arrivati 23.872 cittadini ucraini, oltre il 90% sono donne e bambini", ha spiegato il premier.

"I profughi devono fare il tampone o il vaccino" - Sul fronte sanitario, i profughi "o fanno il tampone ogni 48 ore o accettano di vaccinarsi". Draghi riferisce che il Dipartimento della Protezione civile "provvede alla ricognizione dei posti letto e al trasferimento dei pazienti". Agli ucraini, nei centri di prima accoglienza, è prevista assistenza sanitaria, sociale, psicologica, orientamento legale e corsi di lingua italiana. Nei centri sono previsti inoltre servizi finalizzati all'integrazione e alla formazione professionale".

"Sull'accoglienza bisogna fare di più" - "Accoglienza, fratellanza, solidarietà sono dimostrate" dalle misure messe in campo dal governo, ha proseguito il presidente del Consiglio. "Devo anche aggiungere che, secondo me, molto di più sarà necessario, perché la reazione non è una reazione di giorni, non è una reazione forse di mesi, forse è una cosa ben più lunga".

"Le sanzioni per durare devono essere sostenibili" - Per il premier, "l''impegno sanzionatorio deve essere idealmente uguale all'aiuto alle famiglie e imprese. Tra l'altro le sanzioni non dureranno poco e quindi per durare devono essere sostenibili. Noi non abbiamo intenzione di derogare dal regime di sanzioni, ma dobbiamo fare di tutto per renderle sostenibili al nostro interno".

"La forza di un Paese si misura con la difesa dei valori" - "La forza di un Paese e di una democrazia si misura con la capacità di difendere i valori
 della dignità umana, della pacifica convivenza e dell'amicizia fra i popoli", ha affermato ancora Draghi.

"Prematuro prospettare una revisione del Pnrr" - Per quanto riguarda il Pnrr, "la normativa europea prevede la richiesta di una revisione degli obiettivi degli Stati membri che possono chiedere modifiche. Si tratta di un'evenienza eccezionale che richiede un nuovo processo negoziale che è prematuro prospettare".

"A difesa di famiglie e imprese" - Il premier ha dunque sottolineato che "ovviamente seguiamo con grande attenzione le conseguenze di questa crisi sull'economia e sulla situazione finanziaria dei cittadini italiani, l'incremento del prezzo dell'energia e l'incremento e disponilità delle materie prime". Il governo "non può fermare questi eventi, ma può muoversi con rapidità e decisione come abbiamo fatto e come continueremo a fare, per difendere il potere di acquisto delle famiglie e la competitività e la sopravvivenza delle imprese".