L'Unione europea ha avviato la procedura per l'esame delle domande di adesione presentate dall'Ucraina, dalla Georgia e dalla Moldavia. Lo ha annunciato la presidenza francese di turno Ue. Le richieste sono state depositate negli uffici di Bruxelles dopo l'inizio dell'invasione russa in Ucraina. La Commissione europea dovrà esprimere una sua raccomandazione ufficiale e i 27 Paesi decideranno poi se accordare lo status di candidati ai Paesi richiedenti.
Un passaggio formale che, in linea con le dichiarazioni dei vertici delle istituzioni Ue di questi ultimi tempi, esprime il sostegno dell'Unione alla prospettiva europea dei tre Paesi ma non indica l'apertura di una corsia preferenziale per il loro ingresso nell'Ue. Al massimo i 27 potrebbero arrivare a riconoscere a Ucraina, Moldavia e Georgia lo status di Paesi candidati all'adesione.
Sul fronte energetico, dopo l'incontro tra Draghi e von der Leyen l'attenzione si sposta ora su Strasburgo. La Commissione deve varare martedì un documento in cui siano indicati i principali interventi con cui affrontare la crisi innescata dalla guerra in Ucraina.
Bruxelles è intenzionata ad aprire all'ipotesi di fissare dei tetti massimi ai prezzi del gas per arrivare almeno a contenere l'impatto del loro aumento sul costo dell'energia elettrica per famiglie e imprese. Sempre in quest'ottica la Commissione intende proporre si allentare ancora le maglie degli aiuti di Stato in favore delle aziende colpite dalla crisi dei prezzi e indicare azioni concrete, come l'aumento degli stoccaggi e la diversificazione delle fonti, per ridurre al massimo la dipendenza dalle importazioni dalla Russia.