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Madri, mogli, figlie: nell'8 Marzo di oggi le donne in guerra in Ucraina come nelle testimonianze di quasi 80 anni fa

L'attesa, la sofferenza, le lacrime e una strenua resistenza tra le bombe: riermergono dal passato e diventano estremamente attuali le protagoniste dell'ultimo lavoro storico di Silvia Pascale e Orlando Materassi, stavolta sulle donne degli Internati militari italiani

Ufficio stampa

Le lacrime e le paure, la sofferenza e la resistenza, il dolore nella lontananza e l'attesa nella speranza. Allora, quasi ottant'anni fa, come nel presente. Sole e sotto le bombe, ieri come - purtroppo - oggi, con gli uomini lontani dalla famiglia, vittime anche loro della brutalità della guerra. Si intitola "Gli Internati Militari Italiani. Testimonianze di donne", l'ultimo lavoro per Ciesse Edizioni della docente, storica Silvia Pascale e Orlando Materassi, presidente nazionale Anei, Associazione Nazionale ex Internati, coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico del progetto "Gli Internati Militari Italiani: testimonianze di donne, madri, fidanzate, mogli e figlie" (ne è responsabile Pascale), con l'Ambasciata a Roma della Repubblica Federale di Germania. Con questo volume, che nasce come Atti del Convegno internazionale sul tema, tenutosi a Treviso a dicembre, si accendono per la prima volta i riflettori su queste protagoniste silenziose e dimenticate dalla Storia, attraverso i loro inediti diari, le lettere, il vissuto. Un libro dal quale emerge con forza tutta la tragedia della guerra, spesso combattuta dietro le quinte, così come la stessa crudeltà si rinnova in Ucraina.

"Per Teresa e Angiolina. Alle donne. Ai pianti e alle sofferenze. All'attesa e al coraggio". E' davvero quantomai attuale la dedica del volume a spiegare, non solo l'intero, intenso, contenuto, ma anche la copertina con proprio i volti di Teresa e Angiolina realizzati da Gabriella Di Stefano.

Perché, dopo l'8 Settembre 1943, non solo mamma Teresa e la promessa sposa di Elio Materassi, Angiolina, ma anche nonna Concetta da San Severo (Foggia), che pianse fino all’ultimo suo giorno di vita quel figlio, Vincenzo Villani, matricola 117853 dello Stalag VII A, mai tornato tra i 650mila Imi e diventato Milite Ignoto. E poi Gigliola, Mariuccia, Gemma, gli Angeli di Pescantina, Olga...

Ognuna con la sua storia così simile a tante altre di quel tempo, ma così unica nel suo vissuto. Eppure così incredibilmente paragonabile, nella stessa immensa sofferenza e impotenza, al dramma di quella mamma disperata e insonne di Kiev che nel bunker stringe il suo bambino, mentre le sirene suonano incessanti e in strada il suo uomo difende la sua terra invasa o come lo sguardo forte e fiero della sopravvissuta all'assedio di Leningrado trascinata in commissariato dalla polizia russa, mentre manifesta a San Pietroburgo contro la guerra.

Ufficio stampa

Silvia Pascale e Orlando Materassi ad Amburgo, in Germania, davanti al Bauer Media Group
 

Queste donne, rappresentano tutte, ieri come oggi, le nostre nonne, le nostre mamme, le nostre zie, le colonne delle nostre famiglie, coloro che allora sono state sostenitrici incrollabili degli Imi nella loro Resistenza senz'armi, novelle Penelopi della Seconda Guerra Mondiale, e le ucraine e le russe, che sull'uno e sull'altro fronte, gridano, ancora oggi, No alla guerra, a modo loro, con tutta la loro forza.

Un'anteprima per i lettori di Tgcom24:


 

Gli Internati Militari Italiani. Testimonianze di donne, mamme, mogli, figlie
a cura di Silvia Pascale e Orlando Materassi
Ciesse Edizioni
pp. 194
€ 20

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