La bandiera presidenziale dell'Ucraina reca al suo centro conosciuto come il "tridente bizantino d'oro". Un'immagine che è simbolo d'identità nazionale per il popolo ucraino, ma non solo: essa compare infatti anche sugli stemmi araldici di moltissimi reggimenti dell'Esercito italiano. Perché? Il motivo riguarda la Seconda Guerra Mondiale, durante la quale alcune unità delle nostre Forze armate combatterono nella campagna di Russia.
A imperitura testimonianza di quel sacrificio compiuto in terra russa, numerosi reggimenti italiani hanno ottenuto l'inserimento del simbolo ucraino nel loro vessillo.
Significato incerto - Non sono certi l'origine e il significato del tridente bizantino, simbolo ufficiale della nazionalità ucraina dal 1992. Alcuni ipotizzano che il disegno riprenda la scrittura della parola "libertà". Stando a una serie di scavi archeologici, il tridente ucraino esisterebbe sin dal I secolo a.C., mentre secondo altri esperti si rifarebbe a una composizione prearaldica riconducibile a una dinastia del X secolo. Si pensa inoltre che lo stemma rappresenti la forza del bene in lotta contro quelle del male.
I reggimenti "tridentati" - Il tridente bizantino è finito nell'araldica del 52° Reggimento Artiglieria Terrestre "Torino", del 121° Reggimento Artiglieria Controaerei "Ravenna", del 17° Reggimento Artiglieria Controaerei "Sforzesca", del 32° Reggimento Genio Guastatori, del 4° Reggimento Genio Guastatori, dell'80° Reggimento Addestramento Volontari "Roma", del 3° e 6° Reggimento Bersaglieri, nel Reggimento Genio Ferrovieri, dell'11° Reggimento Artiglieria da Campagna, del 6° e 9° Reggimento Alpini, dell'8º Reggimento artiglieria terrestre "Pasubio".
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