I PREMI DEL CINEMA INDIPENDENTE AMERICANO

"La figlia perduta", tratto da un romanzo di Elena Ferrante, trionfa agli Spirit Awards

Ai premi del cinema indipendente americano tre riconoscimenti al primo film da regista di Maggie Gyllenhaal

Maggie Gyllenhaal con il suo "La Figlia Perduta", adattato da un romanzo di Elena Ferrante, ha trionfato agli Spirit Awards, i premi del cinema indipendente americano. L'esordio dell'attrice ("Secretary" e "Il cavaliere oscuro") dietro la macchina da presa che racconta il dramma sui tabù e le sfide che circondano l'essere madre ha vinto il premio per il miglior film, insieme ai riconoscimenti per la migliore sceneggiatura e la migliore regia.

Gli Independent Spirit Awards premiano film a basso e medio budget con un massimo di 22,5 milioni di dollari. Intanto dopo questi premi "La Figlia Perduta" guarda con speranza agli Oscar per i quali ha ricevuto tre candidature tra cui quella per la migliore attrice, Olivia Colman. "Il mio film parla una lingua inconsueta: la lingua della mente delle donne", ha detto la Gyllenhaal, dedicando i premi alle "donne nel cinema". 

Presentato in concorso a Venezia 2021 "La Figlia Perduta" vede nel cast anche Jessie Buckley, Ed Harris, Peter Sarsgaard, Paul Mescal, Dagmara Dominczyk e Alba Rohrwacher. Protagonista è Leda, insegnante, divorziata da tempo tutta dedita alle figlie e al lavoro. Ma le due ragazze partono per raggiungere il padre in Canada. Ci si aspetterebbe un dolore, un periodo di malinconia. Invece la donna, con imbarazzo, si sente come liberata e la vita le diventa più leggera. Decide di prendersi una vacanza al mare in un paesino del sud. Ma dopo i primi giorni di quiete, l'incontro con alcuni personaggi di una famiglia poco rassicurante scatena una serie di eventi allarmanti.

Nella serata di premiazione, due riconoscimenti sono andati a "Passing", il dramma su una afro-americana che si fa passare per bianca nella Harlem degli anni Venti. Altro successo in ottica Oscar per il giapponese "Drive My Car", che si è portato a casa il premio per il miglior film internazionale. Tra i film in gara c'era anche "A Chiara" di Jonas Carpignano (tre candidature tra cui quella per Best Film), la coproduzione italo-francese-svedese-danese che vede un'adolescente calabrese scoprire il coinvolgimento criminale del padre.

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