Rischio nucleare, è corsa allo iodio ma gli esperti dicono no al fai da te | Protezione civile e ministero della Salute verificano le scorte in Italia
L'attacco alla centrale ucraina di Zaporizhzhia ha fatto scattare la caccia delle pastiglie di ioduro di potassio (KI), un composto utilizzato come fattore di protezione in caso di emissioni di radiazioni
L'attacco alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia ha fatto scattare in più Paesi, Italia compresa, una corsa nelle farmacie a caccia delle pastiglie di ioduro di potassio (KI), un composto utilizzato come farmaco contro l'ipertiroidismo e come fattore di protezione in caso di emissioni di radiazioni. Ma la raccomandazione è evitare il fai-da-te.
Si tratta di compresse che riducono gli effetti negativi sulla salute delle persone esposte a radiazioni e che vanno ingerite tempestivamente (da alcune ore fino ad un giorno prima dell'esposizione o al massimo entro le prime 6-8 ore dall'inizio dell'esposizione).
Il nucleare in Ucraina
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