Ucraina, Putin: "Le sanzioni contro di noi come una dichiarazione di guerra" | Zelensky: "Diecimila soldati russi sono stati uccisi senza un perché"
Duro avvertimento del capo del Cremlino: se un Paese imponesse la no-fly zone entrerebbe nel conflitto armato. E Lavrov: "L'Ucraina vuole una guerra tra Nato e Russia"
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"Le sanzioni alla Russia equivalgono a una dichiarazione di guerra". Lo ha detto Vladimir Putin in un incontro con il personale femminile dell'aviazione civile russa. Le conseguenze di un eventuale conflitto fra Mosca e la Nato sono "chiare a tutti", ha aggiunto, spiegando che "l'operazione in Ucraina procede secondo i piani". Sul cessate il fuoco, Putin ha spiegato che "il lavoro dei corridoi umanitari, in particolare di quello di Mariupol, viene impedito dai nazionalisti ucraini".
Zelensky: 10mila soldati russi morti - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha diffuso un nuovo video in cui dichiara: "Quasi 10mila soldati russi sono stati uccisi. E' terribile, sono 18enni, ventenni, quasi bambini, soldati a cui non è stato spiegato che stavano andando a combattere. La Russia dovrebbe dargli un'altra possibilità". Poi aggiunge: "Comunque i russi perderanno questa guerra".
Con 15 centrali nucleari rischio per tutta Europa - Nel suo video collegamento con 300 parlamentari americani, il capo del governo ucraino ha lanciato un monito sul rischio per la sicurezza europea. Il Paese conta 15 centrali nucleari e il prolungarsi dei combattimenti "potrebbe causare un disastro nucleare con ramificazioni per l'intero continente". "Questo diventerà un problema dell'Europa", se gli Stati Uniti e la Nato non prenderanno ulteriori misure.
No-fly zone e stop all'import di petrolio russo - Zelensy ha poi chiesto l'imposizione della no-fly zone (già bocciata dal Pentagono e dalla Nato) e il bando dell'importazione di petrolio russo.
Putin: no-fly zone sarebbe dichiarazione di guerra - In un incontro con Aeroflot, il presidente russo dal canto suo ha avvertito che la decisione di imporre una no-fly zone sull'Ucraina da parte di qualsiasi Paese sarebbe equivalente a una dichiarazione di guerra e ha chiarito: "Ogni mossa in quella direzione sarebbe da noi considerata una partecipazione al conflitto armato".
Lavrov: "Zelensky vuole una guerra tra Nato e Russia" - Durissimo anche il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, che ha detto: "Zelensky è dispiaciuto che la Nato non intervenga, vuol dire che non vuole risolvere il conflitto con la diplomazia. Cerca di provocare il conflitto con la Russia con la partecipazione della Nato. Ha una frenesia militarista".
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