"Il 18 gennaio è stato approvato un documento trapelato dalle truppe russe che mostrava il piano di guerra contro l'Ucraina e le mosse iniziali per conquistare il Paese dal 20 febbraio al 06 marzo". Con queste parole, in un Tweet, il collettivo di hacker Anonymous pubblica le immagini di mappe e date in proprio possesso, al fine di provare al mondo che il Cremlino fosse pronto da tempo all'invasione dell'Ucraina con un progetto ben definito.
Dalla pubblicazione dei documenti è partita la verifica per provare che siano effettivamente veri. A sostenerne l'autenticità è Michael Horowitz, analista della sicurezza presso il Beck Institute, società di consulenza geopolitica e di sicurezza con sede in Medio Oriente. Il piano militare sarebbero stato fornito ad Anonymous dal ministero della Difesa ucraino, che, a sua volta, ne è venuto in possesso disarmando alcune truppe russe sul proprio territorio.
Sulla prima pagina del piano della Federazione russa, in cirillico, si legge la scritta "Flotta del Mar Nero".
La pubblicazione di tali documenti tra le iniziative prese dal gruppo di hacker contro il presidente russo e in difesa dell'Ucraina: attacchi informatici contro siti istituzionali e contro la tv russa. "I tuoi segreti potrebbero non essere più al sicuro e molte infrastrutture del tuo governo potrebbero essere compromesse", così Anonymous si era rivolto direttamente a Putin allo scoppio della guerra.