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Fisco, la riforma del catasto passa per un voto: la maggioranza si spacca | Berlusconi a Draghi: mai nuove tasse sulla casa

"Il centrodestra ha appena tentato di far cadere il governo Draghi", ha commentato polemicamente il segretario del Pd Enrico Letta

E' stato bocciato l'emendamento soppressivo della riforma del catasto presentato dal centrodestra in commissione Finanze alla Camera. La riforma voluta dal governo è dunque salva ma la maggioranza si è spaccata con Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia che hanno votato a favore della proposta di soppressione. I contrari sono stati 22, i favorevoli 23.

Il no a nuove tasse è punto fermo e qualificante per Fi: la casa, in Italia, non può essere considerata bene di lusso. Lo ha fatto presente il leader di Fi Silvio Berlusconi nel corso della telefonata con il premier Mario Draghi, nella quale ha ricordato di avere tolto Imu e di essersi sempre impegnato a diminuire la tassa sulla casa.  Secondo fonti di Fi, il leader azzurro, considerando anche il momento politico delicato, aveva sostenuto l'iniziativa dei suoi su un compromesso, firmato da tutto il centrodestra. Ma il centrosinistra, il ragionamento, si è confermato partito delle tasse e il testo nemmeno è stato esaminato. 

"Il centrodestra ha appena tentato di far cadere il governo #Draghi sul riordino del #catasto. Non vi è riuscito per un soffio. Abbiamo tenuto. Sembra una fake news, in uno dei giorni più drammatici della nostra storia recente. Purtroppo è una notizia vera. Sono senza parole", ha scritto invece su Twitter il segretario del Pd, Enrico Letta.

Immediata la risposta della Lega: "I partiti irresponsabili sono quelli che vogliono tassare le case degli italiani per fare cassa, non la Lega che sta cercando in tutti i modi una mediazione per scongiurare l'ennesima batosta per milioni di persone", dice Massimo Bitonci, capogruppo della Lega nella commissione Bilancio della Camera. "Abbiamo presentato un emendamento per far emergere gli immobili fantasma, ma evidentemente per Pd, Iv, Leu, M5s e Azione l'obiettivo è aumentare le tasse sulla casa per tutti, fare cassa sulle compravendite anche delle prime case e far lievitare l'Isee per tante famiglie in difficoltà con il risultato che da domani asili, mensa, scuolabus e assistenza domiciliare per i disabili diventeranno a pagamento".

Salvini a Draghi: su catasto insistenza inspiegabile - Un "esterrefatto" Matteo Salvini hachiesto un appuntamento al presidente del Consiglio, Mario Draghi. Lo riferisce la Lega. "Non mi spiego l'insistenza di queste ore sulla revisione del catasto e il conseguente, negativo segnale di un futuro aumento di tasse" ha spiegato il leader della Lega al premier, dopo le tensioni delle ultime ore nella maggioranza. Abbiamo "una folle guerra alle porte dell'Europa, per fermare la quale ti abbiamo dato piena fiducia" ha aggiunto e ha ricordato altri problemi sul tavolo: le bollette, l'inflazione, la crisi economica e sociale alle porte, il Covid e milioni di italiani bloccati dalle restrizioni.

Brunetta: "Incomprensibile il voto FI, nessuno pagherà di più" In una nota il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta definisce "incomprensibile il voto odierno di Forza Italia in commissione Finanze alla Camera sul disegno di legge delega per la riforma del sistema fiscale". "A ottobre la linea condivisa all'interno del partito era chiara e ha portato all'approvazione del provvedimento in Cdm da parte dei ministri azzurri - afferma Brunetta -. Confermo la linea: la casa non si tocca, né ora né mai. Con la revisione del catasto il contribuente medio non si accorgerà di nulla: l'impegno che il Governo ha preso è che nessuno pagherà di più. L'imposizione fiscale su case e terreni rimarrà invariata. L'analisi di impatto della regolamentazione è chiara: l'articolo 6 del disegno di legge prevede, tra i criteri direttivi da seguire nell'esercizio della delega, che le informazioni rilevate 'non siano utilizzate per la determinazione della base imponibile dei tributi e, comunque, per finalità fiscali". 

Il nuovo catasto: ecco cosa cambia con la riforma

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