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#StandWithUkraine: Fridays for Future in piazza per la pace

La generazione green fa sentire la sua voce per salvare il Pianeta e il proprio futuro

Il movimento Fridays for Future scende in piazza per la pace

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I giovani attivisti del movimento Fridays for Future sono scesi in strada in 70 città per sostenere una causa diversa ma vicina a quella ambientale: la fine della guerra in Ucraina. Uno sciopero globale contro questa e tutte le guerre. “Un Pianeta ecologicamente sano ma attraversato da guerre e violazioni dei diritti umani non è il Pianeta che vogliamo”.

Non solo di venerdì, quando in ballo c’è la lotta per la pace ogni giorno è utile per far sentire la propria voce. Lo sanno bene i giovani attivisti del movimento ambientalista Fridays for Future, scesi in strada in 70 città per sostenere un’altra causa: la fine della guerra in Ucraina.

 

Uno sciopero globale contro questa e tutte le guerre, accompagnato dall’hashtag #StandWithUkraine. L’appello è arrivato direttamente dai loro coetanei ucraini, che hanno chiesto di protestare tutti insieme per la fine del conflitto, con un giorno di anticipo rispetto al solito. La stessa fondatrice del movimento Greta Thunberg aveva manifestato davanti all’ambasciata russa già venerdì scorso.

 

Come cita un comunicato di Fridays for Future Italia: “Non è la Terra a dover essere salvata. È chi la abita, è la vita, l’umanità. Un Pianeta ecologicamente sano ma attraversato da guerre e violazioni dei diritti umani non è il Pianeta che vogliamo”. A parlare è una generazione non abituata a immaginare un mondo in conflitto, che considera assurdo, inutile e devastante. Per i rappresentanti del movimento scontri di questo tipo sono portati avanti dagli stessi interessi che ci stanno trascinando verso la crisi climatica, dalla quale non usciremo senza aver prima ritrovato la giustizia sociale.

 

Il testo continua invitando i governi a liberarsi il prima possibile dai combustibili fossili come il gas, “Tra le principali cause di guerre e conflitti” e a “non continuare a investire in infrastrutture e combustibili fossili che comunque ci manterranno dipendenti da altri Paesi”.  La soluzione, ancora una volta, è investire in un mondo che evita i conflitti, anche scegliendo fonti rinnovabili.

 

Un futuro diverso è possibile e necessario, e mai come in questi giorni i giovani vogliono sottolinearlo.

 

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