Papa Francesco ha ricevuto Lino Banfi in un'udienza privata a Santa Marta. L'incontro è stato organizzato in meno di 24 ore dopo una lettera inviata dall'attore pugliese per i 60 anni del suo matrimonio (assente la moglie, perché non sta bene). Un incontro che si è trasformato in una chiacchierata in cui si è finito per parlare anche del tragico momento che l'Ucraina sta vivendo. "Una preghiera per la pace in Ucraina e una per mia moglie Lucia, perché ieri abbiamo celebrato sessant'anni di matrimonio", ha detto l'artista.
"Quindici giorni fa avevo scritto una lettera a Sua Santità - prosegue Banfi - Era da tempo che avevo sul mio tavolino la sua che mi aveva scritto in occasione della Festa dei Nonni. Così ho osato, visto che festeggio 60 anni di matrimonio, facendogli notare che sarebbe stato bello avere una sua benedizione. O una sua telefonata. Francamente con tutto quello che sta succedendo, con questa immane tragedia, mai avrei pensato mi rispondesse".
E invece la telefonata dalla segreteria del Vaticano è arrivata e avvisava che il Papa lo avrebbe incontrato in udienza alle 8.30. Banfi è arrivato in anticipo, e il pontefice puntuale anche qualche minuto prima, era lì ad attenderlo. L'attore si era fatto spiegare le procedure, accompagnare al cancello: "Mi sono trovato Papa Bergoglio sorridente, ad accogliermi: 'Caro nonno d'Italia'", racconta Banfi che ha risposto "Abuelo del mondo".
"A quel punto - continua Lino - ho ringraziato, dicendo che con tutte le cose che ha da fare e pensare a partire dalla guerra... non mi sarei mai aspettato la sua risposta alla mia richiesta".
Poi Il pontefice "si è informato su mia moglie, sul nostro anniversario: ho spiegato che non era presente perché non sta bene. Anzi, ho riferito la richiesta della mia consorte ("Lino, visto che vai dal Papa non puoi chiedergli di intercedere in alto, per quando arriverà il momento di farci morire insieme, non possiamo vivere separati uno senza l'altro accanto..."). Il Papa mi ha guardato, ho dovuto spiegargli meglio la situazione, e poi come ogni volta sono riuscito a sdrammatizzare. In fondo sono un comico, e una battuta alleggerisce situazioni pesanti".
"Anzi l'ho ringraziato per aver incontrato un attore come me - conclude - che ha fatto solo commedie nella vita, che non passeranno alla storia. Io sono solo un comico".
Bergoglio avrebbe quindi azzardato un paragone: "Lei è un attore comico come lo è stato un capo di una nazione in guerra". Il riferimento, osserva Banfi, "era ovviamente a Zelensky". Al che l'attore pugliese ha detto: "Potrebbe farci incontrare finita la guerra".
Banfi ha addirittura raccontato un paio di barzellette al papa. Infine si è auto-candidato, facendo sorridere Bergoglio: "Quando ha qualche pensiero la vengo a trovare. Farò il suo giullare, il giullare del papa".
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