Si è concluso il quinto giorno di guerra in Ucraina e il primo round di negoziati al confine con la Bielorussia. Putin sente Macron: "Ok all'accordo se Kiev diventa neutrale e la Crimea russa". Fonti ucraine confermano che ci sarà un secondo giro di trattative nei prossimi giorni, ma "i russi sono faziosi": "Abbiamo chiesto il loro ritiro completo dal nostro territorio". Il nuovo incontro si terrà al confine tra Bielorussia e Polonia. Poco dopo la conclusione dei colloqui,sono ripresi i raid e i bombardamenti su Kiev e i lanci di missili su tre città vicine. Decine di civili, tra cui almeno 16 bambini, sono morti sotto le bombe a Kharkiv. Zelensky chiede l'adesione immediata dell'Ucraina all'Ue. Michel e Borrell socchiudono la porta: "Difficile per ora".
I mercati finanziari sono apparsi in discesa ripida dopo le pesanti sanzioni economiche varate da Ue e Stati Uniti, che bloccano tutte le transazioni con Banca centrale russa.
L'Onu intanto ha convocato un'assemblea d'emergenza (solo la Russia vota "no"): non accadeva dal 1982. Durante la sessione, l'ambasciatore russo Vasily Nebenzya ha invitato le Nazioni unite a "contribuire ad avvicinare le posizioni" delle parti, ribadendo però: "Non è la Russia ad aver iniziato le ostilità. Sono state avviate dall'Ucraina". L'Unione europea, da parte sua, stoppa i voli russi e Mosca chiude lo spazio aereo a 36 Paesi, Italia inclusa.
All'ombra delle minacce nucleari di Mosca, i combattimenti e gli attacchi sono proseguiti, facendo aumentare il bilancio di vittime e sfollati. La comunità internazionale continua a lavorare dietro le quinte, dopo aver deciso severe sanzioni verso Mosca, con un colloquio tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e gli alleati e un incontro tra il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
La telefonata fra Putin e Macron - Nel pomeriggio, Macron ha parlato con Putin al telefono. Il francese gli ha chiesto di fermare gli attacchi ai civili, punto su cui il russo si è impegnato, ha riferito l'Eliseo. L'omologo russo ha posto le condizioni a un accordo: "Solo tenendo conto incondizionatamente dei legittimi interessi della Russia", ossia "il riconoscimento della sovranità russa sulla Crimea", la "smilitarizzazione e denazificazione dello Stato ucraino e la garanzia sullo status neutrale".
L'emergenza di profughi e rifugiati - L'Ue si prepara intanto ad accogliere un flusso massiccio di profughi dall'Ucraina. Secondo la stima dell'Alto commissario Onu per i rifugiati, Filippo Grandi, sono ormai oltre 500mila le persone fuggite all'estero e se ne prevedono quattro milioni nei prossimi giorni. I media hanno dato notizia di folla e caos nelle stazioni, così come di code di auto lunghe chilometri ai valichi.
Kiev resiste - Nel Paese la tensione resta altissima, la resistenza all'invasione prosegue. A Kiev, nel pomeriggio le sirene d'allarme hanno di nuovo risuonato per potenti esplosioni. La gente continua a rifugiarsi nei rifugi improvvisati e nella metropolitana e la capitale ha annunciato un nuovo coprifuoco dalle 20 alle 7 di martedì, dopo quello del fine settimana.