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Chiude “Al Pont De Ferr”, un simbolo dell’enogastronomia milanese  

La storica osteria di Maida Mercuri, Nostra Signora dei Navigli, chiude oggi per sempre, dopo 36 anni di attività

Maida Mercuri, Nostra Signora dei Navigli

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Finisce oggi la storia de Al Pont de Ferr, uno dei monumenti dell'enogastronomia milanese. Se ne va uno dei simboli della ristorazione milanese, amato da Fabrizio De Andrè e sua moglie Dori, dalla poetessa Alda Merini e da Luigi Veronelli. Qui in cucina sono passati chef del calibro di Hamed Sidi Ben Hassan, Juan Lema Pena, Matias Perdomo (che fa guadagnare la Stella Michelin al ristorante nel 2011), Vittorio Fusari, Ivan Milani e, più di recente, dal 2019, Luca Natalini.

Trentasei anni di storia: una quantità infinita di menù, bottiglie, assaggi, bicchieri, plateau di formaggi e vassoi di salumi, degustazioni di dolci e brindisi infiniti. Maida Mercuri, l’ostessa anticonvenzionale e patron del ristorante, soprannominata Nostra Signora dei Navigli, lascia orfani i mille e mille clienti che dal 14 dicembre 1986 ad oggi hanno goduto delle prelibatezze della cucina e delle magie enologiche della più giovane sommelier donna d'Italia.

Un racconto che attraversa gli anni e la città, da quando una giovanissima Maida sceglie di dire no a Sirio Maccioni, che la vuole responsabile sommelier al ristorante-culto "Le Cirque" di New York. L'idea è quella di servire con il supporto di pochi piatti iper tradizionali i migliori vini italiani e francesi al bicchiere.

Una sfida straordinaria: le grandi bottiglie costano molto, quasi irraggiungibili per i ragazzi. E i ragazzi sono il vero target di Maida. Il passaparola promuove rapidamente “il Ponte” punto di ritrovo degli appassionati di vino e distillati. Stufatina di asinella e pappardelle alla maremmana, pancette della Val Tidone e tome stagionate accompagnano sorsi memorabili di Sassicaia e Tignanello, Barolo e Amarone.
 

Negli anni, si sono aggiunti gli Champagne, scovati tra i recoltant più segreti e sfiziosi, e i distillati mirabolanti, che hanno fatto del Ponte il luogo d'elezione dei collezionisti di whisky. Ma soprattutto, è cresciuta la cucina, che nel 2011, complice il talento del giovane Matias Perdomo, conquista la Stella Michelin. Di lì in poi, il Pont de Ferr è diventato il faro enogastronomico dei Navigli e Maida la sua Signora.


Quel tempo è finito. I Navigli sono diventati un'altra cosa, l'offerta omologata. Maida ha resistito finora, ultimo baluardo della ristorazione storica e d'autore del quartiere. Per questo, e per la voglia di sfogliare da donna libera la nuova pagina della sua vita, oggi il Ponte chiudeLa ritroveremo altrove, sicuro, per una nuova avventura di vita e di bottiglie.

Giorgia Brandolese

A cura di Indira Fassioni

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