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Ryan Reynolds e Blake Lively pronti a donare fino a un milione di dollari all'Ucraina

A favore del popolo ucraino e contro Putin si sono espressi anche Lynch, Ruffalo, la Jolie e la Cyrus

IPA

Di fronte alla guerra in Ucraina si mobilitano anche le star di Hollywood. Ryan Reynolds e la moglie Blake Lively hanno infatti lanciato una sottoscrizione a favore di Unhcr, l'Agenzia Onu per i Rifugiati. I due divi lo hanno fatto con un appello su Instagram ai propri fan in cui incitano a fare una donazione per sostenere gli aiuti umanitari a favore delle popolazioni costrette a lasciare le loro case: "Usa for Unhcr è sul campo per aiutare gli oltre 50.000 ucraini che hanno dovuto abbandonare le loro case in meno di 48 ore. Sta fornendo aiuti salvavita e collabora anche con i paesi vicini per garantire protezione a queste famiglie", si legge nel post di Blake Lively, accanto alla foto di uno dei bimbi tratti in salvo mentre fuggiva dalle zone di guerra: "Quando farete una donazione, la raddoppieremo, fino a raggiungere un milione di dollari", promette Ryan Reynolds.

I due attori, da sempre impegnati a supportare i bisognosi in casi di guerra e anche durante la pandemia, si sono detti quindi pronti a pagare di tasca propria una cifra doppia rispetto a quella che ogni utente potrà donare. 


Molti altri artisti americani stanno intanto prendendo posizione contro la Russia. E mentre Sean Penn è in Ucraina per girare un documentario sull'invasione russa, David Lynch ha ammonito Vladimir Putin: "Stai seminando morte e distruzione senza esser stato provocato dagli ucraini, ma raccoglierai quel che hai seminato". Angelina Jolie, che tra 2001 e 2012 ha rappresentato Unhcr come Goodwill Ambassador, ha sottolineato "l'importanza di questo momento: per il popolo dell'Ucraina e per la legge internazionale", mentre Mark Ruffalo, rivolgendosi agli ucraini, ha detto che "non avete fatto nulla per meritare questa perversione, questo spettacolo osceno". Con l'Ucraina anche le cantanti Annie Lennox e Miley Cyrus: rievocando il tempo passato a Kiev per girare il video "Nothing Breaks Like a Heart", quest'ultima ha definito "mostruoso e barbarico vedere violate in questo modo intere popolazioni di gente ordinaria" e chiesto ai fan di donare alle organizzazioni che si stanno mobilitando in soccorso.

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