per bloccare gli invasori

Ucraina, la resistenza passa anche dalla segnaletica stradale: "Cambiamo i cartelli e mandiamoli all'inferno"

L’agenzia ucraina per la viabilità lancia un appello su Facebook per disorientare il nemico. In tutto il Paese si diffondono diverse forme di resistenza

© Facebook

C'è anche un fronte stradale nella guerra tra Russia e Ucraina. Per disorientare i carristi russi l'Agenzia ucraina per la gestione delle strade (Ukravtodor) ha invitato i cittadini ad abbattere i cartelli o a cambiare la direzione della segnaletica stradale. "Smontiamola su tutte le strade del Paese. Il nemico non conosce le zone e non sa orientarsi. Aiutiamoli ad andare all'inferno" si legge su Facebook. Resta da capire se l'appello sia stato accolto e se abbia ottenuto i risultati sperati.

Mentre l'esercito combatte, il resto degli ucraini trova forme alternative di resistenza. Sabotaggi, gesti simbolici, post sui social: contro l'invasore russo ci si inventa di tutto. È così che si è diffuso l'appello ai cittadini dell'Agenzia per manipolare i cartelli stradali e disorientare le forze di Mosca. I cartelli con le indicazioni stradali spesso vengono sostituiti da cartelli che contengono insulti per i soldati invasori: “Andate a farvi fottere” e “andate a farvi fottere in Russia”, riferiscono il quotidiano statunitense Washington Post e l’agenzia di stampa Reuters.

Dalle autorità ucraine è arrivato anche l'input per azioni di guerriglia, con tanto di tutorial su come preparare molotov. Un invito subito raccolto dalla popolazione. A Dnipro, terza città più popolosa del Paese, le donne hanno iniziato a preparare i cocktail incendiari usando polistirolo e bottiglie di alcolici usate, mentre a Leopoli, nell'ovest più lontano dagli scontri, il birrificio Pravda ha fatto sapere di dedicarsi in questi giorni a questo "imbottigliamento molto speciale".

Tanti sono anche i gesti di resistenza non violenta, ispirati ad antecedenti dal forte impatto simbolico. Quando sui social si è diffuso il video di un uomo disarmato sul ciglio di una strada che solo con il proprio corpo tentava di bloccare un convoglio di blindati russi, la mente è andata subito alla storica immagine di piazza Tienanmen. Una scena simile si è vista anche in altre occasioni, come a Bakhmach, 150 km a nord-est di Kiev, dove alcuni civili si sono inginocchiati davanti ai tank e hanno lanciato le proprie bici sotto i cingolati. Non manca neppure chi si improvvisa combattente, preparando barricate in strada con sacchi di sabbia o passando le giornate a scavare trincee. E a imbracciare le armi sono anche i vip, come l'ex miss Ucraina Anastasiia Lenna, che su Instagram ha postato immagini in tenuta militare con un fucile in mano. Un sostegno probabilmente solo simbolico. Ma di fronte all'invasione, gli ucraini sono pronti a cogliere ogni segno di speranza e resistenza.