Perse le gambe combattendo nel Donbass, muore alle porte di Kiev opponendosi all'avanzata russa: la storia di Volodymyr Kowalski
L'ex militare non si era arreso alla disabilità e, con le protesi arrivate dalla Florida, era diventato un campione di crossfit. Era tornato a imbracciare un fucile
"Il mio amato Volodymyr Kowalski è morto da eroe, difendendo la nostra città natale di Bucha nella battaglia mattutina, impedendo agli orchi di raggiungere Kiev". E' così che Vira Tymoshenko annuncia la morte del marito, famoso in Ucraina perché, dopo aver perso le gambe su una mina a Lugansk, quando nel 2016 combatteva come volontario, non arrendendosi alla disabilità, aveva partecipato a diversi campionati di crossfit, con le protesi arrivate dalla Florida. E con quelle protesi, ha voluto imbracciare il fucile per opporsi all'invasione dei russi. E ora l'Ucraina ha un nuovo eroe.
Il ricordo - "Era un ufficiale di riserva - continua la moglie che gli dà l'addio sui social, - e non ha voluto rimanere a guardare l'orrore dell'invasione nella nostra Ucraina: dopo aver ricevuto un'arma, è andato a difendere le strade pacifiche della nostra città di Bucha, ma non tornerà a casa".
"E' stato e sarà sempre un esempio di coraggio e onore non solo per me e nostro figlio di 6 anni, ma per tutti noi", aggiunge Vira Tymoshenko, ricordando il marito e promettendo a lui e se stessa: "Perdonami per non averti salvato: ci vendicheremo per te e per ogni morto".
La storia - Volodymyr Kowalski, 40 anni, di Kakhovka, nella regione di Kherson, era un sergente-meccanico dell'esercito ucraino e aveva prestato servizio nel 14° plotone situato a Volodymyr-Volynskyi. A partire da marzo 2015 aveva prestato servizio nell'Ucraina orientale fino a quando non è stato ferito in un campo minato nel 2016, durante una ricognizione su quel territorio occupato.
Portato in un ospedale di Volnovakha, lì gli erano state amputate entrambe le gambe. Poi una prima protesi ricevuta in Ucraina: così Kowalski aveva potuto inziare ad allenarsi e a partecipare a varie gare di crossfit per disabili, come "Games of Heroes" e "Power of the Nation". Recatosi, poi, grazie a una raccolta fondi online, a Orlando (in Florida) per ulteriori cure e riabilitazione, aveva messo nuove protesi, più tecnologiche e funzionali.
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