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Sanzioni alla Russia, slitta il blocco dello Swift e non sarà totale | Borrell: "Lasceremo alcuni canali aperti"

L'arma "nucleare" finanziaria partirà probabilmente lunedì in giornata. L'Unione europea prende tempo per definire l'elenco definitivo delle banche da fermare

Cos'è lo Swift: il sistema che fa girare i pagamenti nel mondo

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Verrà sganciata nella giornata lunedì l'arma "nucleare" finanziaria che l'Occidente vuole usare contro Putin: il blocco dello Swift verso le banche russe slitta di qualche ora. Lo ha annunciato l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell. "Crediamo che si debbano tenere aperte delle possibilità finanziarie perché si possano mandare soldi alle famiglie o pagare cose che sono necessarie". Non saranno colpite, insomma, tutte le banche russe. Ma per sapere chi entra nella black list bisognerà attendere.

"Non vogliamo fare lo stesso errore fatto con l'Iran", dice ancora Josep Borrell rispondendo a chi gli chiede i motivi per cui non saranno incluse tutte le banche russe nella misura che espelle Mosca da Swift. "Il numero di banche lo vedrete domani quando il provvedimento verrà pubblicato. Stiamo lavorando per essere pronti per domani mattina".

Congelato circa il 50% delle riserve Banca centrale russa - "E' stato congelato circa il 50% delle riserve della banca centrale perché sono le riserve tenute in Paesi nel G7. Puntiamo alla ricchezza dell'elite putiniana". Dice ancora l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell in conferenza stampa confermando l'accordo politico dei ministri degli Esteri Ue sull'esclusione selettive di alcune banche russe dallo Swift. "Stiamo lavorando sul campo di applicazione" della misura, ha aggiunto. 

Si cerca di "salvare" i pagamenti per il gas - Non è una discussione facile quella che a Bruxelles si sta affrontando per la sanzione legata allo Swift, perché legata a doppio filo con la possibile di continuare a pagare le forniture di gas con l'attuale sistema di pagamenti o meno. Ci sono poi anche dei tempi tecnici da tener presente. L'ok formale alla misura, insomma, non arriverà prima di lunedì. 

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