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Guerra in Ucraina, giro di vite sulle auto: i costruttori stranieri fermano le vendite in Russia

Secondo la testata Vedomosti le case europee e mondiali stanno bloccando la commercializzazione di vetture a Mosca 

© Ansa

Le principali case automobilistiche straniere starebbero sospendendo le vendite di vetture in Russia. Lo riporta la testata Vedomosti, secondo la quale diversi costruttori europei e mondiali avrebbero già scritto ai concessionari annunciando la decisione. Si tratta del risultato del giro di vite voluto dall'Unione europea che nella giornata di venerdì ha imposto le prime sanzioni economiche a Mosca in seguito all'invasione dell'Ucraina. 

Le sanzioni dell'Ue "Queste sanzioni - ha detto il presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen - aumenteranno gli oneri finanziari della Russia, faranno salire l’inflazione ed eroderanno gradualmente la base industriale russa”. Il presidente degli industriali tedeschi, Siegfried Russwurm, ha spiegato che è naturale che le ritorsioni costino anche alle imprese, ma ha già ammesso che è troppo presto per dire che effetti avranno.

Import ed export Per quanto riguarda il comparto automobilistico, la Russia ha un export stimato dal Center of Automotive Management di appena 3,3 miliardi, mentre l'import arriva a 20. Secondo il direttore del Cam, Stefan Bratzel, l'effetto stimato è che "per molto tempo la Russia non sarà un importante mercato di vendita e luogo di produzione per l’industria automobilistica". Le società di consulenza J.D. Power e Lmc Automotive hanno già rivisto al ribasso di 400.000 unità le previsioni sulle vendite per il 2022, portate a 85 milioni.