Accordo Usa-Ue: alcune banche russe fuori da Swift | Zelensky sente Draghi | Di Maio: sulle sanzioni a Mosca l'Italia è per la linea dura
Al collega ucraino il premier ha confermato l'appoggio italiano "alla linea Ue sulle sanzioni, incluse quelle su Swift". Salvini: "Così rischiamo il black out ma decide Draghi"
Ue, Gb, Stati Uniti e Canada hanno raggiunto un accordo per rimuovere alcune banche russe da Swift. "Faremo in modo che Putin non utilizzi più i suoi fondi di guerra", comunica la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Intanto Volodymyr Zelensky, dopo l'ironia social di venerdì, scrive su Twitter: "Questo è l'inizio di una nuova pagina nella storia dei nostri Stati, Ucraina e Italia", svelando un nuovo colloquio con Draghi avvenuto sabato mattina.
"Draghi favorevole all'uscita della Russia dallo Swift" "Draghi - prosegue il leader ucraino - ha sostenuto l'uscita della Russia dal sistema Swift". Palazzo Chigi conferma la piena condivisione con le future sanzioni Ue.
Von der Leyen: "La Russia dovrà pagare un prezzo senza precedenti" "Abbiamo deciso che la Russia dovrà pagare un prezzo senza precedenti per questa aggressione. Toglieremo il Paese dal sistema finanziario internazionale: ci sarà una risposta ancora più forte", afferma la von der Leyen, annunciando le nuove misure che la Ue vuole prendere nei confronti della Russia. "Proporrò le seguenti nuove misure: in primo luogo una serie di banche russe saranno tolte dal sistema Swift", prosegue.
Misure sulle riserve della Banca Centrale russa "In secondo luogo imporremo misure restrittive che impediranno alla Banca Centrale della Russia di utilizzare le proprie riserve internazionali per ridurre l'impatto delle nostre sanzioni". Il terzo punto annunciato da Ursula von der Leyen riguarda la possibilità degli oligarchi russi di acquistare le cittadinanze di altri Paesi occidentali per averne accesso ai sistemi finanziari. I Paesi occidentali hanno deciso di limitare questo cosiddetto "Golden Passport". Il quarto punto riguarda il congelamento degli asset di imprese e persone che sono state sottoposte a sanzioni e operano nelle giurisdizioni occidentali. Compresi in questo discorso anche gli oligarchi e le loro famiglie.
Di Maio: "Sulle sanzioni a Mosca siamo per la linea dura" "Sulle sanzioni alla Russia, l'Italia è per la linea dura". Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio aggiungendo: "Di fronte alle atrocità della guerra in Ucraina, scatenata dal governo russo, non può esserci nessun tentennamento. Con i nostri partner Ue e atlantici, mostreremo tutta la forza della nostra compattezza. Serve fermezza contro chi sta provocando la morte di donne e uomini, spargendo il sangue di persone innocenti".
L'intervento di Salvini - Sul futuro di Mosca nel sistema Swift è intervenuto anche Matteo Salvini. "Bisogna valutare tutto fino in fondo, perché se impedisci pagamenti tra banche noi non abbiamo più il gas", dichiara il leghista. "Per fermare la guerra vale tutto e tutti i mezzi necessari vanno messi in campo, ma un conto è bloccare i patrimoni degli oligarchi, dei politici e dei guerrafondai. Se sospendiamo i pagamenti l'Italia rimane senza gas e poi bisogna correre ai ripari", afferma Salvini dopo l'incontro con il console ucraino a Milano. "Detto questo - aggiunge - Draghi è il presidente del Consiglio, ha il nostro sostegno, decida".
Italia-Ucraina, polemica superata - In attesa di vedere come andranno a finire le cose, va registrato il ritorno del sereno nei rapporti tra Roma e Kiev dopo ore segnate da qualche dissapore. In Parlamento, con voce commossa, Draghi aveva raccontato anche della situazione del presidente ucraino, "nascosto" con la famiglia perché nel mirino delle forze russe. Il premier rivelava un contatto mancato, la mattina di venerdì, ricevendo via Twitter in risposta dallo stesso Zelensky un ironico "la prossima volta cercherò di spostare l'agenda bellica...". Una delusione adesso superata e sostituita dall'entusiasmo del presidente ucraino, incoraggiato a resistere dopo la dura presa di posizione italiana sul nodo sanzioni.
Cos'è lo Swift? - Lo Swift è un sistema standard di settore per i mercati finanziari per garantire la sicurezza negli spostamenti di denaro e nello scambio di messaggi tra le istituzioni finanziarie di tutto il mondo. E' gestito dalla Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication, fondata nel 1973 con sede legale a Bruxelles, oggi diventata una cooperativa gestita dalle banche di tutto il mondo.
Assegna a ogni istituto un codice che consente di verificare con certezza l'identità dell'ente nei pagamenti esteri, come per esempio un bonifico o un altro tipo di pagamento. Per esempio: per fare un bonifico dall'Italia verso un Paese estero bisogna fornire l'Iban del destinatario e il codice Swift della sua banca, una stringa fino a 11 caratteri che funge da carta d'identità e da indirizzo insieme. Possono aderire a tale sistema tutti gli operatori che offrono al pubblico servizi finanziari e di pagamento. Escludere la Russia da Swift significherebbe paralizzare la finanza russa tagliandola fuori dal circuito globale dei pagamenti. Un traffico di 42 milioni di messaggi al giorno. È successo solo una volta all’Iran nel 2012.