Il conflitto tra Russia e Ucraina ha colpito ovviamente anche l'industria dei videogiochi: con la situazione che sta tenendo banco in queste ore, molti team di sviluppo con sede a Kiev e altre città ucraine sono state costrette a interrompere i lavori, inclusi i ragazzi di GSC Game World, autori dell'atteso sparatutto post-apocalittico Stalker 2. La software house ha lanciato un messaggio sui social per rassicurare i fan sulle condizioni dello studio dopo l'inizio del conflitto, invitando i giocatori a supportare la propria nazione.
Su Twitter, GSC Game World ha pubblicato un comunicato ufficiale rivendicando la libertà della propria nazione e chiedendo a giocatori e sviluppatori di condividere il messaggio, anziché ignorare la situazione.
Anche altri studi ucraini, come Frogwares (autori di The Sinking City e delle avventure di Sherlock Holmes) o Vostok Games (Fear the Wolves, Survarium) hanno sfruttato i social network nel tentativo di ottenere la solidarietà dell'industria videoludica.
In un messaggio in cui non manca di esprimere la propria frustrazione per la situazione attuale, il primo ha sottolineato come l'Ucraina sia un paese libero e pacifico, mentre il secondo si è unito alle proteste condividendo con orgoglio i colori della bandiera ucraina.
Con le produzioni di tutti i videogiochi in cantiere attualmente interrotte finché la situazione non sarà sicura per gli abitanti dell'Ucraina, non è dato sapere se alcuni degli studi della nazione (specialmente quelli con sede a Kiev) siano stati colpiti dall'improvviso conflitto con la Russia.
È lecito tuttavia attendersi nuovi rinvii per alcune di queste produzioni, come lo stesso Stalker 2 che, solo di recente, era stato rimandato a dicembre per la necessità da parte del team GSC Game World di finalizzare al meglio l'esperienza ludica approfittando di qualche mese in più per lo sviluppo.