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Kiev, l'appello di una donna bloccata con le figlie in Ucraina: "Vogliamo rientrare in Italia"

 A "Pomeriggio Cinque" parla Elena Pastux: il 3 marzo sarebbe dovuta tornare a Palermo dove vive da anni

"Ero venuta a Kiev per portare via da qui la mia seconda figlia, ora siamo bloccate qui e non possiamo tornare in Italia". Elena Pastux, donna ucraina che vive in Sicilia da anni, in collegamento con "Pomeriggio Cinque" ha voluto lanciare un appello alle autorità per fuggire dalla città colpita dal conflitto: "Stamattina ci siamo svegliati con le bombe - dice la donna in lacrime - abbiamo chiamato l'ambasciata italiana e ci hanno detto che ora non possiamo fare niente, se non restare in casa o al massimo tentare di fuggire via terra arrivando in Ungheria, ma per me è difficile una delle mie figlie è disabile".

Elena poi ha aggiunto: "Saremmo dovute rientrare il prossimo 3 marzo - ha spiegato - e ora non sappiamo come fare. Ci hanno detto di mettere del cartone alle finestre per evitare di restare feriti dai vetri rotti dalle esplosioni".

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