Secondo dati della FAO, l’organo dell’’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, ogni anno ciascuno di noi italiani spreca 65 kg di cibo, un dato superiore alla media degli altri cittadini europei. In parte questo dato deriva dal fatto che in Italia si consumano molti alimenti freschi e quindi più facilmente deperibili, ma di sicuro i nostri connazionali hanno alcune cattive abitudini che si possono correggere: ecco allora un vademecum di consigli anti-spreco, particolarmente utile dati i continui rincari dei generi alimentari.
Il decalogo anti-spreco è proposto da Phenix, startup Tech For Good che fa dell’anti-spreco un’azione positiva e solidale, che propone una serie di comportamenti e di sane consuetudini che possono aiutarci a ridurre considerevolmente i passaggi diretti tra frigo e immondizia.
1 Lista della spesa intelligente: prima di inostrarsi tra le corsie del supermercato, facciamo una ricognizione accurata di quello che ancora giace tra frigorifero e dispensa. Facciamo una lista di quello che manca e, magari, pianifichiamo per quanto possibile il menù settimanale, in modo da acquistare ciò che serve ed evitare di comprare alimenti che non riusciremmo a consumare nel breve periodo.
2 Attenzione alla data di scadenza: facciamo attenzione alle diciture indicate sulle confezioni. Se leggiamo: “da consumarsi preferibilmente entro…” non significa che al sopraggiungere del giorno indicato dobbiamo immediatamente buttare via il prodotto. Ricordiamo invece che da quella data incomincerà a perdere progressivamente le proprietà organolettiche (gusto, profumo, eccetera) e va quindi consumato al più presto.
3 Check-up del frigo: prestiamo la massima attenzione all’efficienza del nostro frigorifero, controllandone guarnizioni e buon funzionamento. Manteniamo una temperatura interna tra 1° e 5°, la più adatta alla corretta conservazione degli alimenti, in modo che non vadano a male prima del tempo.
4 Parola d’ordine: rotazione! Una strategia da copiare dai supermercati è l’abitudine di collocare gli alimenti sui ripiani secondo la data di scadenza, posizionando davanti davanti quelli che devono essere consumati prima. Questo piccolo accorgimento ci aiuterà a non ritrovare, sul fondo della dispensa, confezione scadute perché dimenticate e abbandonate lì.
5 Il bis consapevole: anche a tavola, non lasciamoci vincere dall’ingordigia e mettiamo nel piatto porzioni ragionevoli. Se abbiamo cucinato in abbondanza, lasciamo il surplus nella teglia o in tegame, senza aggiungerlo forzatamente al piatto. Ciò che avanza nella pentola ha maggiori probabilità di essere conservato e riscaldato per il pasto successivo (o per la prossima pausa pranzo), mentre se resta nel piatto finisce quasi sempre nella spazzatura.
6 Cucinare con gli avanzi: gli avanzi sono una fonte immensa di sprechi. Cerchiamo qualcuna delle innumerevoli ricette che insegnano a godere anche della confezione in più che abbiamo acquistato di scorta, o del mezzo dolce che nessuno ha consumato o, soprattutto, del pane e della pasta rimasti dal pranzo di festa. La parola d’ordine deve essere: ricicliamo gli avanzi.
7 Non è mai troppo poco: se abbiamo piccole quantità di un prodotto, insufficienti a una preparazione singola, facciamolo diventare l’ingrediente per una ricetta più articolata: ad esempio se le verdure non bastano per un contorno, possono diventare il ripieno di una torta rustica o magari il condimento di una pasta asciutta.
8 Regala il cibo: se ci accorgiamo di avere in casa qualcosa che non mangeremo mai, nemmeno sotto tortura… regaliamolo a qualcuno che potrebbe apprezzarlo, che si tratti di amici, parenti, vicini di casa o, al limite, a qualche ente caritatevole.
9 Brutto ma buono: non buttate via il cibo, ad esempio frutta e verdura, solo perché presenta qualche difetto o ammaccatura: basta eliminare la parte danneggiata e utilizzare ad esempio per fare dolci, frullati o zuppe.
10 Al ristorante: chiediamo la doggy bag e portiamo a casa quel che non abbiamo mangiato: è perfettamente lecito e perfino trendy.