Crisi ucraina, Liguori: "Quali sanzioni volete che possa applicare l'Italia alla Russia?"
Il direttore di Tgcom24 interviene a "Stasera Italia" per commentare le ultime mosse e spiega: "Bisogna evitare la guerra, senza proclami ideologici"
"Quelle regioni stanno combattendo contro lo stato centrale ucraino per una questione di autodeterminazione da otto anni, dal 2014, causando la morte di 14mila persone". Così Paolo Liguori interviene a "Stasera Italia", durante la puntata di martedì 22 febbraio, per analizzare la rovente crisi ucraina, ricordando come ci si sia occupati solo sporadicamente della situazione di determinate realtà.
"Qui siamo di fronte a un problema politico, geopolitico e quello più importante che riguarda la
salvaguardia della pace - prosegue il direttore di
Tgcom24 - Marginalmente, ma nemmeno tanto, c'è anche un tema legato alle
sanzioni, perché l'America le può fare, così come la Germania. Ma quali sanzioni volete che possa fare l'Italia alla Russia?".
L'attenzione si sposta quindi sulle mosse degli Stati Uniti e sulle decisioni adottate dal presidente Joe Biden: "Sta facendo appello alla Nato a fare blocco quando gli interessi di alcuni Paesi vanno difesi perché guarda al Pacifico, l'unica zona del mondo che gli interessa davvero, in particolare a Taiwan".
Il confronto nella trasmissione di Rete 4 prosegue con i chiari riferimenti dell'esperto Antonio Caprarica a quanto già accaduto nel 2014 e al disegno "imperiale" portato avanti da Putin, con un invito a sanzioni dure.
Quindi la risposta di Liguori e l'appello a evitare la guerra: "Noi non siamo arrendevoli, non si devono fare proclami ideologici ma bisogna trovare un sistema affinché non ci sia la guerra. Bisogna che questa storia si interrompa, da una parte e dall'altra, ma non succede se si dice che da una parte ci sono tutte le ragioni e dall'altra i torti. Questa storia l'abbiamo già vissuta nei primi anni della Siria, finché non c'è stato un accordo che ha compreso anche i russi".
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