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Astrologia: significato esoterico di solstizi ed equinozi

L’inizio delle stagioni è il momento più favorevole per molti riti propiziatori

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Chi si interessa allo studio dell’Astrologia e ai cicli delle stagioni, sente spesso parlare di solstizi ed equinozi. In particolare, l’Equinozio primaverile si verifica tra il 19 e il 21 marzo, il Solstizio estivo si verifica tra il 20 e il 21 giugno, l’Equinozio autunnale avviene tra il 21 e il 23 settembre e il Solstizio invernale tra il 21 e il 22 dicembre. 

Una delle particolarità degli Equinozi è che essi si verificano quando il Sole e la Terra si trovano in una posizione per cui la durata del giorno diventa uguale a quella della notte. I Solstizi sono invece caratterizzati dal fatto che il Sole si trovi in una posizione tale per cui le ore di luce siano al massimo (solstizio estivo) o al minimo (solstizio invernale).

In Astrologia i Solstizi e gli Equinozi si verificano in concomitanza all’ingresso del Sole nei Segni Zodiacali dell’Ariete, del Cancro, della Bilancia e del Capricorno.

L’inizio delle stagioni, sin dall’antichità, è considerato il miglior momento per celebrare riti propiziatori legati a ciò che ciascuna stagione porta con sé. Durante l’Equinozio primaverile, ad esempio, la natura si risveglia e gli uomini dovrebbero approfittarne per risvegliare il loro mondo interiore e far fiorire i propri doni e talenti. In estate il Sole raggiunge il punto più alto rispetto alla sfera celeste. Il suo calore si riflette negli stati d’animo che vengono definiti “solari” o “calorosi”. In autunno le foglie cadono dagli alberi e questa stagione insegna che, anche in natura, arriva un momento in cui diventa necessario separarsi da qualcosa o da qualcuno. Infine, con il Solstizio invernale, la natura si ritrae, la notte è più lunga del giorno e spinge gli uomini a rifugiarsi e proteggersi nel loro mondo interiore.

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