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Covid, Ue agli Stati membri: togliere le restrizioni ai viaggi per i vaccinati

Le raccomandazioni sono stati approvate dai ministri per gli Affari europei. Speranza: "Stop quarantena da Paesi extra Ue e solo Green pass base dal 1/3"

I Paesi Ue "dovrebbero revocare la restrizione temporanea dei viaggi non essenziali verso l'Unione per le persone vaccinate" contro il Covid. E' quanto si legge nelle raccomandazioni approvate dai ministri per gli Affari europei. Il via libera potrà scattare "a condizione che abbiano ricevuto l'ultima dose del ciclo di vaccinazione primario almeno 14 giorni e non più di 270 giorni prima dell'arrivo o abbiano ricevuto una dose di richiamo".

Guariti - Gli Stati membri, dice ancora il documento, "dovrebbero inoltre revocare la restrizione temporanea dei viaggi non essenziali per le persone che sono guarite dal Covid entro i 180 giorni precedenti il viaggio". 

Allentamento dal primo marzo - L'allentamento delle misure, deciso per la crescente copertura vaccinale e la somministrazione di dosi di richiamo, entrerà in vigore dal primo marzo. Gli Stati membri dovrebbero autorizzare i viaggi non essenziali dei vaccinati con un vaccino approvato dall'Ue o dall'Oms e delle persone guarite.

Speranza: "Stop quarantena da Paesi extra Ue e solo Green pass base dal 1/3" Il ministro della Salute, Roberto Speranza, adottando le raccomandazioni Ue, ha quindi firmato la nuova ordinanza che prevede che, a partire dal primo marzo, per gli arrivi da tutti i Paesi extra europei le stesse regole già vigenti per i Paesi europei. Per l'ingresso sul territorio nazionale sarà sufficiente una delle condizioni del Green pass: certificato di vaccinazione, certificato di guarigione o test negativo.

Possibile richiedere test - Gli Stati membri potrebbero comunque richiedere un test PCR negativo effettuato non più di 72 ore prima della partenza e applicare misure supplementari come la quarantena o l'isolamento. Un test negativo prima della partenza potrebbe essere richiesto anche per le persone guarite o per chi è stato vaccinato con un vaccino approvato dall'Ue ma che non hanno un certificato Ue o equivalente. 

Minori - I minori sopra i sei anni e sotto i 18 con i requisiti stabiliti per gli adulti dovrebbero essere autorizzati a viaggiare. Inoltre, tutti gli altri fra i 6 e i 18 anni sarebbero autorizzati con un test negativo. Ai minori di 6 anni non dovrebbero essere applicati test o requisiti aggiuntivi. 

Casi e numeri - Perché le restrizioni siano revocate per tutti i viaggiatori provenienti da un Paese terzo, in base alle nuove norme il numero di casi per 100mila abitanti negli ultimi 14 giorni viene aumentato dal 75 a 100. Anche il tasso settimanale di test effettuati per 100mila abitanti viene aumentato da 300 a 600. 

Continuano ad applicarsi altri criteri esistenti, tra cui una tendenza stabile o decrescente di nuovi casi, un tasso di positività del 4% tra tutti i test effettuati, progressi nella vaccinazione, la presenza di varianti di interesse o che destano preoccupazione e la risposta globale al Covid nel paese. Si dovrebbe continuare a tener conto, caso per caso, della reciprocità. 

Dal trend alla persona - La raccomandazione aggiornata indica tuttavia anche che è opportuno iniziare a prendere in considerazione il passaggio a un approccio basato esclusivamente sulla persona. Al fine di dare ai Paesi terzi il tempo di aumentare i loro tassi di vaccinazione, la raccomandazione dovrebbe essere riesaminata dalla Commissione entro il 30 aprile 2022 per prendere in considerazione la cancellazione dell'elenco dei Paesi. La Commissione dovrebbe riferire al Consiglio ed eventualmente presentare una proposta di soppressione dell'elenco. 

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