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Nord Stream 2, il gasdotto al centro della crisi tra Russia e Ucraina che resta bloccato

A "Quarta Repubblica" la storia del gigantesco "rubinetto del gas" sottomarino  

Al centro della crisi tra Russia e Ucraina c'è Nord Stream 2, il gigantesco gasdotto sottomarino che parte proprio dalla Russia e arriva fino in Germania attraverso il Mar Baltico: l'opera, gemella di Nord Stream 1 entrato in funzione dieci anni fa, è stata realizzata dal gigante del gas russo Gazprom in collaborazione con diverse aziende europee potrebbe portare in Europa 55 miliardi di metri cubi di gas. Potrebbe perché attualmente l'opera è ancora bloccata per intoppi burocratici. A "Quarta Repubblica" l'analista geopolitico Dario Fabbri ha spiegato, però, che dietro questo stop ci sarebbero anche altri interessi: "Il nuovo gasdotto è l'incubo peggiore degli Usa - ha dichiarato - perché rappresenterebbe una complementarietà tra Russia e Germania, molto temuta. Da qui nasce l'ostilità di Washington che in questo momento rende impossibile l'attivazione in questa fase".

Nord Stream 2 è un ponte tra la Russia e il cuore dell'Europa e oggi, con i prezzi alle stelle, diventa un'arma di ricatto nella crisi ucraina: "I russi non aumenteranno di una goccia le forniture di gas fino a quando non sarà autorizzato quel gasdotto - continua Fabbri - la Germania, anche su pressione americana, dice al Cremlino che non verrà approvato fino a quando non ritireranno le truppe al confine". 

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