Ucraina, Biden: "Avanti con la diplomazia ma siamo pronti a rispondere alla Russia"
Il presidente statunitense ha avuto un colloquio di 45 minuti con gli alleati europei
Dopo un colloquio di 45 minuti avuto con gli alleati europei, il presidente Usa Joe Biden ha parlato alla nazione affermando che tutti sono pronti a imporre alla Russia "sanzioni apre e pesanti in caso di invasione dell'Ucraina". "Nonostante i tentativi della Russia di dividerci, siamo rimasti uniti, Usa e alleati europei sono in sintonia". Pur dicendosi convinto che Mosca abbia preso la decisione di attaccare, Biden ha affermato che "non è troppo tardi per una de-escalation"
Parlando dalla Casa Bianca Biden ha detto che la Russia cerca di provocare l'Ucraina e di creare "false giustificazioni" per una guerra contro Kiev.
Esplosione a Donetsk, per i separatisti filorussi è stata causata da autobomba | Gli Usa: "Azione simulata"
Il presidente americano è intervenuto anche su Twitter dicendo di essere pronto a imporre "costi massicci alla Russia se dovesse scegliere un ulteriore conflitto". "Ho parlato oggi con gli alleati e i partner transatlantici per discutere il rafforzamento militare russo dentro e intorno all'Ucraina - ha twittato -. Abbiamo concordato sul nostro supporto all'Ucraina". Biden ha anche detto che tutti hanno concordato di "continuare gli sforzi diplomatici".
Intanto l'Eliseo ha fatto sapere che il presidente francese Emmanuel Macron incontrerà domenica Vladimir Putin. Il giorno prima è previsto un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. L'attività diplomatica insomma va avanti in maniera intensa e le parti in campo sembrano darsi anche qualche giorno di tempo se è vero che la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, ha annunciato che il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha accettato l'invito del suo collega russo Serghiei Lavrov di incontrarsi il 23 febbraio. L'incontro, però, si terrà "a meno che i russi non invadano l'Ucraina".
L'attività diplomatica vede al centro anche l'Italia. Il presidente del Consiglio Mario Draghi, ha commentato il colloquio avuto con il presidente russo. "Il colloquio è stato richiesto da Putin e la cosa importante è che l'atteggiamento dell'Italia, ma anche degli altri Paesi, è l'unità della Nato che è senza sfumature - ha affermato il premier italiano -. Ma accanto a questo è importante che ci sia una posizione ferma di fronte all'attacco in Ucraina. Ora tenere aperte tutte le possibilità di dialogo. L'ambizione è portare tutti allo stesso tavolo noi dobbiamo fare tutto il possibile perché ciò avvenga".
ESPLOSIONI A DONETSK E LUGANSK - Ma mentre a livello diplomatico si procede cercando di trovare una soluzione, sul campo la tensione è sempre più alta. Nel pomeriggio di giovedì una potente esplosione è avvenuta nel centro di Donetsk, vicino al palazzo del governo dei separatisti filo-russi. Sarebbe stata utilizzata un'autobomba ma secondo gli Stati Uniti si è trattato di un'azione simulata. In serata però sono arrivate altre esplosioni, questa volta nella regione separatista di Lugansk, con un incendio all'oleodotto Druzhba. Ci sono però, secondo la Bbc, dubbi sul video diffuso sui social media per documentare l'esplosione.
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